Abituati a colpi di decibel
non riusciamo a invaghirci di un sussurro.
Per noi l'amore è tormento e urla,
fumante e sofferto come un mozzicone
sulla carne morbida di un bambino.
Per noi non c'è amore senza teatralità.
I suoni ci spezzano il fiato.
L'amore non è la domenica
nel letto di mamma e babbo
e neppure quella mano più grande
che stringe la tua.
L'amore è il pianto soffocato
sotto le coperte per non farci sentire.
Ognuno nel suo letto attaccato alla parete.
Per noi l'amore è scomparire
evitare lo sguardo per non sentire la vergogna altrui
giocare senza far rumore
e non desiderare mai più di quello che ci meritiamo.
Cresciuti a suon di decibel
sappiamo che l'amore non si conquista.
Ci esplode nelle viscere
e dalla gola ci si scaglia addosso
come una bufera di neve.
L'amore ci paralizza gli arti
e ci fa sgranare gli occhi.
Per noi che ci amiamo ad alta voce
consumarci è sempre un piacere.
Le ferite e l'afonia sono i nostri giocattoli sessuali.
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