jueves, 29 de enero de 2009

Nuova


Lo spazio intorno
è un mezzo per sentirti meglio.
Non ti riempi di grandi saloni
e finestre senza persiane
perché c'è ben altro
che ti stringe nel cuore.
Il freddo di quelle mura irregolari
ti attanaglia e non c'è calore possibile 
per le tue ossa indolenzite.
La tua vita è tutta chiusa in tre metri
di inutilità e inscatolata insieme 
ai dubbi e ai non so.
Lo spazio ti cambia l'umore:
tornano i sorrisi gratuiti 
e scompaiono le domande 
perché non c'è spiegazione per ogni cosa
ma solo polvere e vampate di fumo
a cullarti nelle notti di luna nuova.

domingo, 25 de enero de 2009

Chiave


Ho paura di non aver più parole
da offrirti sulla strada di casa
quando il sonno e la tristezza pesanti 
mi tengono per mano
e non mi lasciano accelerare il passo.
A quest'ora non ho più parole da servirti 
su un bel piatto adornato 
e la mia bocca sembra cucita 
con un filo invisibile
che neanche i tuoi baci riescono a spezzare.
Ti nego il mio sguardo e il mio corpo nudo
e anche le risate piene di festa
perché il rifiuto è più forte del bisogno di dare.
Ho paura di regalarti parole non mie
e che tu scopra che sono diversa 
da come ti ho fatto credere.
Le mie parole sono sacre 
e le nascondo per bene in fondo allo stomaco
tra il caos di ciò che ho ingerito 
mentre tu non c'eri.
Sono devote e traditrici le mie parole
e non voglio più lasciarle su fogli sbadati
perché tu non te ne accorga.
Le parole che non posso donarti
le tengo celate dentro di me,
in quello spazio recondito di cui neanche io
possiedo la chiave.


sábado, 24 de enero de 2009

Rambla


Le ragazze guardano
provocanti
per attirarti a loro e tu
ti senti un ulisse sorpassato
davanti alle loro mani abili.
Giocano con un chewing gum
che fa un po' da antistress e
un po' da sottofondo musicale.
Le ragazze aspettano clienti
che riempiano le loro tasche
e annientino i loro pensieri.
I vecchi vogliono solo guardarle:
non hanno soldi e 
preferiscono mangiare pane e
pomodori sognando bistecche.
Le ragazze ti chiedono il tuo nome e
ti dicono che hai gli occhi
color del mare
con l'unico sorriso dolce che
gli hanno permesso.
Le ragazze aspettano un uomo che
le accarezzi anche di giorno
e le riporti nella loro terra stanca
con una valigia piena di 
pantaloni e desideri da soddisfare. 


jueves, 22 de enero de 2009

Calibro


Ogni volta che chiudi gli occhi
lei pensa che non vuoi guardarla
e mette il muso.
Quando li riapri  
te la trovi sopra 
con la faccia girata per non farti
vedere che se l'è presa.
La stringi a te con la forza 
che non sai calibrare
come se ti avessero dato una pistola
senza porto d'armi.
Lei ricambia la stretta 
e sorride con lo sguardo.
Non vi dite niente per paura
che si capisca tutt'altro,
le domande rimangono nella testa
come le viole che lasci senz'acqua
e che prima o poi dovrai innaffiare.
Ma le risposte te le dai da solo 
quando lei ti accarezza le braccia
e respira più forte.

lunes, 19 de enero de 2009

Cornice


Ti hanno strappato
la metà del sorriso 
e senza permesso 
l'hanno appesa a un muro.
La tua firma scomposta
è rimasta su un foglio spiegazzato
a far da cornice a bocconi
di lettere d'addio
che non hai mai consegnato.

Hai due ruote 
che ti portano lontano
e due genitori che ti tengono 
sotto braccio
per non farti mai cadere.
Ma a te piace 
sentire i colpi 
sul sedere e
il dolore sulla pelle
evapora come i pensieri grigi 
prima di sognare.

Ti rialzi da solo e 
pensi che la notte ha fascino
perché si inciampa più spesso
e nessuno ci fa caso.
Hai superato le vertigini 
dei primi passi 
ma hai ancora ben in mente 
gli sfregi 
tolti di dosso.

Ti hanno strappato 
le corde più dure
e ora hai troppe dita
da muovere all'aria.
La tua vita suona
come una marcia nuziale
per compleanno  
e perde valore come 
andare alle prove generali 
sapendo che non c'è una prima.

viernes, 9 de enero de 2009

Stufa


I tagli sulle braccia
sono buchi neri
che nessuno sa curarti.
Le sue parole ti hanno lasciato
solchi da riempire
in terre ricoperte di neve.
Pensi a te
ora che non c'è nessuno
a tirarti su le coperte
mentre dormi scomposto.
Accendi la stufa per sentire il calore 
che si è portato via
ma le tue ossa sono canne di bambù 
attraversate dal vento.
Sbuffi e mastichi cioccolata
piangi e ti sbarazzi dei suoi libri
troppo pesanti.
Aspetti qualche giorno 
prima di uscire a fare la spesa:
vuoi farti passare le occhiaie
e camminare senza cadere.
Ti guarderanno senza pietà
e vorranno sentire il tuo profumo
ma tu girerai la faccia 
e continuerai dritto fino a casa
dove nessuno ti attende
e tutto è ancora da finire.

miércoles, 7 de enero de 2009

Orso


L'anno nuovo arriva
con dodici rintocchi
e bocche piene di vongole 
troppo piccole per 
capirne il sapore.

La polvere ci ricopre la pelle
e gli altri già non distinguono
i nostri lineamenti.
Ci infiliamo dentro case
con poca luce 
ma non sentiamo il bisogno
di scrutarci nella penombra.

Buttiamo via musica vecchia
e calzini bucati 
per far spazio ai pensieri caldi
che bucano il gelo delle pareti.

Non capisco ciò che vuoi dirmi
perché parli una lingua 
gutturale che 
non ho mai imparato e che 
non sai spiegarmi.
Non c'è spazio per i miei sogni
in questa terra arida:
di notte non vedo mai le stelle
ma solo orsi e bandiere bicolori
appoggiati in un angolo
ad aspettare le tue promesse.