I tagli sulle braccia
sono buchi neri
che nessuno sa curarti.
Le sue parole ti hanno lasciato
solchi da riempire
in terre ricoperte di neve.
Pensi a te
ora che non c'è nessuno
a tirarti su le coperte
mentre dormi scomposto.
Accendi la stufa per sentire il calore
che si è portato via
ma le tue ossa sono canne di bambù
attraversate dal vento.
Sbuffi e mastichi cioccolata
piangi e ti sbarazzi dei suoi libri
troppo pesanti.
Aspetti qualche giorno
prima di uscire a fare la spesa:
vuoi farti passare le occhiaie
e camminare senza cadere.
Ti guarderanno senza pietà
e vorranno sentire il tuo profumo
ma tu girerai la faccia
e continuerai dritto fino a casa
dove nessuno ti attende
e tutto è ancora da finire.
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