martes, 23 de diciembre de 2008

Mareggiata

Se mi passi accanto
riesco a sentire
il tuo profumo aspro
di arance e gerani appassiti.
Ti allontano da me
e dai miei giorni assopiti
perché ho bisogno
di guardarmi intorno
con non curanza.
Lascio cadere sui fogli
sillabe ammansite per farne
frasi che non ti tradurrò.
Resto dove sono
e non ti cerco
ma se arrivi in un giorno di nebbia
ricorda che avrò bisogno di
fronzoli e carezze
per riscaldare le mie braccia
e ricominciare a volerti.

miércoles, 17 de diciembre de 2008

Gabbia


Girati dall'altra parte
e non dire niente.
Evita di guardarlo
negli occhi 
e di pronunciare 
quello che ha in mente.
Sfioragli il piede 
mentre già respira profondo
ma non svegliarlo 
con i tuoi pensieri sporchi
di indecisione.
Tieni duro fino 
a mattina
e allora riempi la stanza
di profumi
e allena il palato
con il gusto amaro 
dell'addio.
Chiudi la porta
piano piano
e lascia dentro le chiavi
per sfuggire alla tentazione
di tornare.
Dimentica le finestre aperte
e la musica accesa
perché l'aria che
respirerà domani
non sarà più la tua.
Fai ancora un passo avanti
e inizia a saltellare
senza motivo:
quando ti sentirai persa
sarà la strada 
ad indicarti
il traguardo.

martes, 16 de diciembre de 2008

Bambole

Marta è una bambola ritagliata
nella carta
che sembra una ma quando la apri
diventano mille tutte uguali.
Marta diversa e uguale a sé stessa.
Marta le prende per mano
e balla in cerchio
con loro,
diverse e uguali a lei.

lunes, 15 de diciembre de 2008

Luce


Di notte
non riesci a prendere
sonno
e scegli di parlargli 
delle tue ferite invisibili.
Non vuoi rimanere 
con quel solito
groppo
che non sai come diluire
e pensi che ormai sia ora
di scoprirti il viso.
Gli mostri la cicatrice 
sul ventre
e quella sulla guancia
ma continui a 
nascondere
quella che odi di più.
Lui ti accarezza 
i capelli
e ti lascia finire
mentre resti
in sospeso tra i tuoi
non so.

Eppure sai ciò che ti manca
e ciò che avanza
mentre ti spogli 
davanti alle sue mani
e aspetti che spenga 
la luce.


viernes, 12 de diciembre de 2008

Ombelico

Da quel giorno
si vestiva leggera
mostrando la morbida curva
sull'ombelico.
Girava scalza in casa
per sentire la fresca superficie
sotto ai suoi piedi.
Da quel giorno
non si nascondeva
dietro separè
di ferro batturo.
Cancellava i verbi
che le sembravano inadeguati
vomitava il cibo
che era di troppo
e piangeva i liquidi
da non ritenere.
Quel giorno
prese le sue foto
e ne fece una palla
poi scese in strada
per far sapere a tutti
che iniziava a vivere.

Era appena nata
e presto sarebbe riuscita
a volare.

Martha's Vineyard

Martha has a bad scar
on her cheek.
The smile on her face
is slap-resistant
and their insults can't
push her down.
Martha is deaf
when they scream at night.
She pushes the pillow
against her ears
and strongly holds
all the prayers in her throat.
Please, make it last just a second
make me fall asleep forever.
Martha turns her bed into a sanctuary
and holds back the tears
she won't shed anymore.
It is matter of time
it is matter of practice.
Martha is dumb
and the following morning
she won't say a word
she won't break their laws.
Martha is a daydreamer
and keeps picturing in her mind
the day she will dance alone
between those walls
that are sweating blood.

miércoles, 10 de diciembre de 2008

Lilla

Ci hanno fatto credere
che la normalità è
dormire nello stesso letto
senza abbracciarsi
ed essere presenti
sempre
anche quando i pensieri
ti portano lontano.
Quello che abbiamo scelto
ha poco a che vedere
con le loro vite
e i vestiti bianchi
tenuti ad ingiallire.
I nostri colori
non sono accettabili
e l'abbinamento giusto
è sempre quello
che non riusciamo a trovare.
Ci hanno ammonito
per il lilla e il rosso
il verde prato
e l'azzurro macchiato.
Quello che abbiamo
non è mai abbastanza
e ci fanno credere
che dobbiamo sforzarci di più.
Ci hanno addomesticato
con le loro bugie imperfette
e tenuto a bada con
facili pietanze.

Le voci dolci non
ci impressionano più
e se alzi il volume
per farci ubbidire
sentirai che le tue parole
tagliano meno
di forbici per bambini.

miércoles, 3 de diciembre de 2008

Suono

I fogli si accumulano
sul tavolo
senza che te ne accorgi
come le notti che scorrono veloci
e non ti danno il tempo di riposare.
Le parole si trasformano
in suoni
che non sai più decifrare
come i sentimenti che si accavallano
e non riesci a separarli.
Le gambe si affrettano
a pedalare
per non restare indietro
come se chi arriva prima
dovesse ricevere un premio speciale.

Ogni volta che lei torna
ricordi quando hai smesso
di volere una casa senza piante
e un cielo senza aquiloni.