jueves, 30 de octubre de 2008

Muso

Prendi l'ombrello nero
con il manico all'ingiù
ma non aprirlo prima
che smetta di piovere.
Tu e lui avete avuto giorni migliori
ma gli anni vi hanno insegnato
a schivare pozzanghere
e arrivare a destinazione.

Mettiti una camicia nera
senza cravatta
sopra ai jeans consumati
dai chilometri fatti a piedi.
Insieme a loro ti sei fatto più uomo
senza pensare che stavi cambiando
e che ti avrebbero stretto
come cerotti su una ferita.

Prendi le sue mani
e mettile sulle tue guance
invece di chiederti come mai
non ci hai pensato prima.
Scopri i suoi seni infantili
e guardala in faccia
a muso duro
per vedere che c'è dietro al potere.

miércoles, 29 de octubre de 2008

Mira

Le pagine la guardano con occhi stanchi
prima che spenga la luce.
Le montagne di libri accanto al letto
sono cuscini che attutiranno la caduta
quando di mattina dovrà percorrere
strade sotterranee e vicoli ciechi.
Le parole la obbligano a riempirle
di significato per poterle usare
nei momenti di noia
mentre aspetta un valzer
da ballare con una faccia anonima.
Le virgole le mette solo tra un verbo
e il suo complemento diretto
per separare ciò che la logica unisce
ma i punti li usa come freccette
che vanno dirette al cuore.

lunes, 27 de octubre de 2008

Denti

Ti piace sentirgli pronunciare
il tuo nome
mentre dice agli altri
che vieni da lontano.
Quando racconta come sei
ti senti un'altra.
E ti piaci di più.
Non hai voglia di parlargli
di te,
tanto lui sa più di quanto
gli abbia raccontato.
Dimmi tu, piuttosto,
dove sei stato
prima di volermi
tra la tua gente.
Gli lasci affondare i denti
sulla tua pancia
e sorridi al soffitto.
Gli riesce facile
sussurrarti buonanotte
e svegliarti con le mani.
Non gli chiedi come fa
a volerti
anche se per una volta
pensi che meriti di meno.

jueves, 23 de octubre de 2008

Andare

Ogni tuo gesto è fatto con decisione
e penso che la colpa è mia
se mi fai male.
Stringi forte perché hai le mani grandi;
sono io quella che non ha nervo.
Le cose vanno afferrate senza pietà
e non pensi che si possano rompere.

Guardo i solchi che mi scavano
il palmo della mano
come fossero cicatrici remote.
In testa conservo quelle fresche
che camminano da un estremo all'altro
e ogni giorno mi ricordano chi
è il più forte tra noi.

Guance

Ho dentro parole indecise
che escono solo di notte.
Ho sogni mossi
che si appoggiano su cuscini stropicciati
dalle tue mani nervose.
Ho una chiave e cinque case
che mi attendono pazienti:
sanno che ho bisogno di pareti
per ricordare che i confini non mi spaventano.
Ho pianto e ti ho maledetto
infinite volte
e la pioggia mi ha lavato le guance e le mani.
Ho peccato per sentire il dolore
e provar pena per il mio animo rattrappito.
Ho chiuso occhi orecchie bocca e cuore
per dimenticare i giorni svuotati di colore.
Ho rime scontate da cancellare
e panni stesi che mai si asciugheranno.

Non ho stelle sul soffitto né padri da ammirare.
Ho ferite sui gomiti e catrame da aspirare.
Preferisco dormire in ginocchio e pensare
che non sei stato tu a farmi scoprire il piacere.

martes, 14 de octubre de 2008

Attesa

La aspetti seduta a gambe incrociate
mentre intorno si fa buio
e non riesci più a distinguere le parole che
lasci cadere sul tuo quaderno nero.
Ti fa sentire importante stare sveglia
per vederla arrivare da lontano
minuta e raggiante
come un arcobaleno tra i palazzoni di periferia.
Quando i suoi capelli soffici ti sfiorano il viso
capisci perché ci sei
e i dubbi svaniscono senza bisogno d'incantesimi.

La guardi e ringrazi cavoli e cicogne
per avertela portata
in una mattina gelida di luce
quando ancora non capivi la differenza
tra avere e condividere.

Pensi che ti fa bene all'anima
ascoltarla mentre dorme
e speri per tutti che in paradiso
nessuno sia figlio unico.

domingo, 12 de octubre de 2008

Irse

Marta se odia cuando
le entra miedo
y deja de hablarte.
El mundo se vuelve incolor:
lo de dentro se desborda
lo de fuera no entra.
Ella se cambia su cara bonita
por ángulos agudos que punzan.
Tú no la entiendes
ni ella te deja.
Marta se odia cuando
tiene arrebatos de destrucción
y se marcha.
Piensas que se le da bien
despedirse rápido
e irse sin mirar atrás.
Marta es una actriz
que prepara su papel
meticulosa
para que el imprevisto
no la pille de sorpresa
como cuando le abrazas
sin motivo
y ella no sabe qué pensar.

Marta te llama
y tú piensas que todavía
no es hora de dejar tu sueño.

viernes, 10 de octubre de 2008

Rincón

Dicen que las críticas son constructivas
y que hay que tener fe en los demás.
Yo ya no escucho las voces de terciopelo
que me ponen la piel de gallina.
Las malas lenguas las mueve la envidia,
son minas en el corazón.
Me aconsejan que encuentre mi sitio
en el mundo
pero es tan extenso que nunca llegaré
a todos los rincones.
Mejor me quedo en tu casa soleada
y bailo hasta el final del pasillo.
Quiero balancearme en mi felicidad
antes de tu regreso:
mi interior es pequeño
y tú no vas a caber.

jueves, 9 de octubre de 2008

Sveglia

Mi viene da scriverti
poesie d'amore brevi
come un bacio appena svegli.
Tengo gli occhi chiusi ancora un po'
per non vedere come te ne vai.
Sorrido per guarire la tua pelle
dai segni del tempo
che ci ha tenuti in bilico
tra necessarie ricerche e sfocati tentativi.
Tu non ti alzi
senza guardarmi la braccia nude
e i capelli sparsi sul cuscino.
Io sogno urla scomposte
e pianti liberatori.
Mi abituerò presto
ai tuoi sottili gesti che mi avvolgono
come carta velina
attorno a un regalo di natale.

lunes, 6 de octubre de 2008

Susurro

Marta te susurra al oído
que te quiere
y al día siguiente se olvida.
Las palabras solo tienen futuro
si están impresas en papel.
Tu amor de brazos y piernas
no dura más que una frase graciosa
en un post-it cubierto de polvo.
Marta te mira a los ojos
y comparte contigo vasos de plásticos
que solo la llenan un par de horas.
Su amor no se consigue con flores
y despliegue de sentido común.
Marta te llama solo
cuando el cielo oscurece
y no encuentra a nadie para arrugar
las sábanas que hacen juego
con sus dibujos en la pared.
Marta te susurra al oído
que quiere más
y te crees que la tienes.
Ella goza de tu piel
y tú le dejas manchas
que en unos minutos desaparecen
como tinta simpática.
Marta se ríe
y tú piensas que te quiere.
Sus susurros se convierten
en espinas de cardos
que se te clavan en las manos.
Marta desaparece
sin que te des cuenta
como un conejo blanco
en el cilindro de un mago.

Noche

Marta no entiende
cómo la gente pueda vivir
en pisos de techos altos
y muros blancos.
A Marta le gustan
las baldosas modernistas
descoloridas
por pies extraños
y alcohólicas inundaciones.
Las ventanas que no se cierran
y las vistas hacia calles
por las que nunca andará sola
son como granos en la espalda.
De noche Marta se orienta mejor
sin mirar los mapas,
las luces rojas de neón
la llevan a su infancia fría
en la que ha aprendido a moverse
como una bailarina sobre las medias puntas.
Marta se sube a las aceras cansadas
de tanto andar
y a furgonetas afligidas
que nunca se acaban de llenar.

De noche hay que callarse
y dejarse algo para mañana.

viernes, 3 de octubre de 2008

Dubbio

Serpeggia nelle mie vene sporche
di vino ed egoismo.
Non c'è cura che possa guarirmi
da queste altalene umorali.
Neanche il tuo alito caldo
mi dà sollievo in queste sere deserte
quando mi avvicino ma
non riesco a sentire il fuoco delle tue mani
sulla mia pelle autunnale.

miércoles, 1 de octubre de 2008

Por ejemplo

Por ejemplo te da igual
si curras con tu madre
y tu hija se queda sola en casa.
No importa si te ha salido
de otro color
y no sabes pór que.
La gente habla mal igual, dices
cogiéndome de la mano.
La vida es un muñeco de trapos
que se puede coser hasta que
no haya más remedio que tirarlo.

Por ejemplo te gastas todo lo que tienes
porque no sabes cuánto vas a durar.
Acumular te parece inútil
y prefiere gastar en opulentas comidas
y colgantes de ametistas.
Como las teorías de juegos
la vida solo es cuestión de movimiento.
Cuando ya no podrás correr
te echarán a un lado del campo
antes de expulsarte.