martes, 29 de julio de 2008

Estività

L'estate inizia di soppiatto
come l'amore dopo anni
di ricerca.
Non vuoi farti prendere
alla sprovvista
ma nemmeno buttartici
senza pensare.

Pensi che sciocchi
quelli che si danno facilmente.
Poveri, rimarranno con
la mani vuote
per non essere stati oculati.

Ma l'estate è fatta per
gli eccessi
come l'amore quando
lo si cerca intensamente.
Annienterai i sensi
con qualsiasi sostanza
come gli amanti
con il corpo dell'altro.

L'estate non è fatta
per l'amore.
Ti farà credere
che tutto è possibile
poi ti sussurrerà
all'orecchio
che non è il momento.
L'estate è un amante
indeciso
che tornerà sui suoi passi
con gli ultimi raggi di sole.

viernes, 11 de julio de 2008

Cognome

La nostra prossima famiglia
non avrà mura
contro le quali sbattersi.
Alle pareti nessun futuro defunto,
solo la voglia di starci.

Nella nostra prossima famiglia
aboliremo i pranzi e le cene
all'ora convenuta,
la pioggia e la neve
giorno dopo giorno
ci accompagneranno
senza bisogno di parlarne.

Ti toglierai gli occhiali viola
e li lascerai sempre
sul mobile all'ingresso
per poterli ritrovare.

Risparmieremo tempi
ed energie che
bruceremo in visibili
carezze e colazioni fuoriorario.
Ci baceremo davanti allo specchio,
con la finestra aperta
sulla bouganville fiorita.
D'amore parleremo solo
con i figli.
Noi lo faremo con piacere.
Non raggiungeremo
finti orgasmi come
prole non desiderata.

La nostra prossima famiglia
non avrà cognome
sul campanello.
La tv in soffitta e
i libri la nostra religione.
Nostre le parole aggrovigliate,
le canzoni stonate dopo il lavoro,
nostri i film fino a tarda notte.

In bagno andremo insieme
tu sul bidet
io seduta sul water.
Dormiremo sul divano
e anche per terra ma non
avremo un letto troppo grande
che non si finisce mai di scaldare.

La nostra prossima famiglia
sarà nostra,
di noi
che viviamo
di palpabili miraggi
contro i loro rimproveri.

Formiche

D'estate le notti
arrivano tardi
e allontanano il sonno.

I genitori ci dimenticano
per qualche ora e
si dedicano a loro.
Tanto ci sono le nonne
sedute davanti
alla porta di casa.
Sono felici perché
gli anni non sono ancora
cappotti fuori stagione.

Nonna mi lascia
scorazzare per strada
perché sa che significa
stare con gli altri.

Noi giochiamo con le formiche
e ogni giorno
celebriamo un funerale.
Raccolgo nontiscordardime
e margherite
che per paura
non sfoglierò mai.

Come le formiche
faccio scorta
di molliche di risate.
D'inverno non avrò
voglia di giocare.
Razionerò le parole
e i sorrisi.

Fa freddo e sono ancora sola.

jueves, 10 de julio de 2008

Dall'alto

Quando morirò
vi odierò dall'alto.

Mi ricorderò di voi
e delle colpe che mi avete
attaccato addosso
come un pesce d'aprile
sulla maglia di lana leggera.

Di te in particolare
mi ricorderò.
Chiederò a Dio di punirti
per le parole sanguinanti
che mi hai riservato.

Delle tue frasi crudeli
mi ricorderò
e te le pugnalerò
sul costato.

Quando morirò mi brucerete
contro la mia volontà
ed io farò in modo che
ancora vivi
vi consumiate nel dolore.

Quando morirò non pregherete
per me né io per voi.
Saremo niente nel niente
il tempo e lo spazio allaeti
ci separeranno.

Estate

Il sole batte
sulle piante di rosmarino
all'angolo della strada.
Al suo passaggio
le muove il treno.

Tu mi dicevi di raccoglierlo
mentre risalivamo la costa
sotto il sole spietato
dell'estate.
Lo mettevi nella borsa
e a casa lo lasciavi
seccare
come mia nonna
tra un tovagliolo di carta.

Da allora non c'è più rosmarino
nei barattoli della cucina,
solo curry cardamomo e cannella.
Mia nonna si nutre di
nuvole speziate di stelle
e tu prepari da mangiare
per commensali assenti
in una casa che odora di fumo.

martes, 1 de julio de 2008

Occhi

La gente con occhi grandi
ha visto troppe cose.
Quando li aprono si vede riflesso
tutto quello che
hanno osservato.
Le pupille impregnate di cose
case
visi
città
paesi
mesi
anni
giorni
di paura.
La gente con occhi grandi
ha già visto tutto.

Sono nata con gli occhi aperti.

D'estate

L'estate è fatta per andare in bicicletta
e giocare per strada.
Mangiamo frutta rossa succosa e
ci sporchiamo la maglietta.
Mamma non ci sgriderà
perché babbo è in ferie e non si sente più sola.
Non dormiamo dopo pranzo
ma aspettiamo con ansia che gli altri
scendano in strada
e inizino a lanciare la palla contro la serranda.
Rimaniamo in paese
e non ci importa viaggiare.
Non vogliamo lasciare la bici in garage
e gli amici senza compagnia.
Sudiamo
e ci sbucciamo le ginocchia sulla ghiaia.

D'estate prendo la bici
anche se ho smesso di giocare.

Afonia

Abituati a colpi di decibel
non riusciamo a invaghirci di un sussurro.

Per noi l'amore è tormento e urla,
fumante e sofferto come un mozzicone
sulla carne morbida di un bambino.

Per noi non c'è amore senza teatralità.
I suoni ci spezzano il fiato.

L'amore non è la domenica
nel letto di mamma e babbo
e neppure quella mano più grande
che stringe la tua.

L'amore è il pianto soffocato
sotto le coperte per non farci sentire.
Ognuno nel suo letto attaccato alla parete.

Per noi l'amore è scomparire
evitare lo sguardo per non sentire la vergogna altrui
giocare senza far rumore
e non desiderare mai più di quello che ci meritiamo.

Cresciuti a suon di decibel
sappiamo che l'amore non si conquista.
Ci esplode nelle viscere
e dalla gola ci si scaglia addosso
come una bufera di neve.

L'amore ci paralizza gli arti
e ci fa sgranare gli occhi.

Per noi che ci amiamo ad alta voce
consumarci è sempre un piacere.
Le ferite e l'afonia sono i nostri giocattoli sessuali.