viernes, 26 de junio de 2009

Vino


Bevi vino e dimentichi la musica
in una busta di plastica.
Alleluia è venerdì:
gli uomini non sono più nemici
da pugnalare alle spalle
e le amiche tornano a casa ubriache
a preparare la cena.
È venerdì e fino a domenica
non hai bisogno di bere acqua.
È venerdì,
prendi il treno
e ti allontani dai giorni
e dalle ore che mancano.
È venerdì,
lui arriverà troppo tardi
e tu starai già dormendo.

jueves, 18 de junio de 2009

Resti






Tu la segui fino alla fine del corridoio
tra le buste della spesa
e le scarpe che non ti stanno più.
Lei chiude piano la porta
perché non vuole ferirti.
Rimani seduto sulla soglia
pensando che da adesso in poi
ingoierai solo resti
di una cena prematura.


sábado, 13 de junio de 2009

In estate


Mamma stende i panni al sole
e si affaccia alla terrazza,
la strada è vuota e il sole batte
senza pietà sulla ghiaia.

La vicina dalla finestra
chiama il vecchio cane che abbaia 
e non la lascia dormire
mentre il figlio prende la bici
e scappa verso il mare.
Mamma chiude la persiana 
e ci dice di smettere di leggere
perché fa caldo, è ora di riposare,
il mare stanca, le giornate sono lunghe,
gli occhi si affaticano.

Mamma rimane scalza
si stende accanto a lui
e fa finta di non guardarlo
per non dirgli di chiudere il libro.

 

viernes, 5 de junio de 2009

Giugno


Ti aveva promesso che
sarebbe stato eccitante
aspettarla 
e tu sognavi di vederla volare
come le rondini a primavera
che arrivano senza preavviso.

È giugno,
e lei ancora non salta fuori 
all'improvviso
e i giorni si fanno troppo lunghi
e le notti insufficienti
e la casa si riempie di insetti
e il tè lo bevi freddo
e i gelati si sciolgono in mano.
E la valigia accumula polvere
e per strada buchi la bici 
e continui a chiamarla 
anche se lei ha cambiato numero.

È giugno,
e mentre aspetti l'estate
le promesse sono solo parole.