lunes, 24 de diciembre de 2012

trenta

ti aggiri intorno ai trent'anni
cercando uno spiraglio di luce.
l'indipendenza di cui ti avevano parlato
non è ancora arrivata
la casa è sempre quella dei tuoi
la cameretta con la carta da parati
come quando eri bambino.
non ti hanno lasciato crescere
como speravi
la stessa impotenza e le speranze
cadute una dopo l'altra
insieme alle persone che se ne sono
andate via.
la macchina prestata
i soldi contati
le vacanze elemosinate
i bicchieri bevuti d'un sorso
pensando di stare bene.
a trent'anni e poco più
non ti stupisci di niente
pensi però che hai toccato pochi corpi
e ogni notte sogni sempre meno.
a trent'anni ti vedevi nel fiore della vita
una più piena, avventurosa
forse meno sterile e provinciale.
trent'anni gridati sottovoce
passati ad aspettare.
trent'anni di vita immaginata
che non somiglia a questa.



Un giorno

A Natale si torna bambini:
scartiamo i regali sotto l'albero
riscaldati dal fuoco del camino.
Si aspetta con ansia,
a Natale,
che arrivi qualche lieta sorpresa
a disegnare un sorriso
sulle nostre labbra pesanti.
A Natale abbiamo il cuore leggero
le tasche sempre vuote
le mani aperte, tese verso l'altro.
Ci si aspetta un gesto d'affetto
a Natale,
anche da chi il resto dell'anno
ci importa meno.
A Natale ci illudiamo di essere più buoni,
il giorno dopo rimangono solo gli avanzi.

martes, 27 de noviembre de 2012

sábado, 17 de noviembre de 2012

Senza vergogna

Aria fredda sul viso
lui mi appoggia una mano sulla schiena
riesco a sentire il mio calore.
Vergogna.
Lui mi chiede il mio numero
e mi bacia di sorpresa
prima di andare via.
Vergogna.
Sento il calore delle mie labbra.
Lui mi scrive quando si ricorda
e questo gli basta.
Vergogna.
Voler sempre qualcosa di più.



martes, 25 de septiembre de 2012

Embarazo

Marta se ha quedado embarazada,
dice que ha sido buscado
como un beso después de una pelea.
No se acuerda cómo fue
si hubo amor
o solo cumplimiento,
no sabe decir si fue placentero
sentir todo su peso
o solo un agobio que acabó rápido.
Marta se toca la barriga
todavía sin forma
y dice que será niña
porque las mujeres nacen por voluntad
y los hombres sin quererlo,
que incluso en eso lo tienen más fácil.
Marta juega a inventar nombres
que nadie querrá pronunciar
nombres largos con muchas erres
para que nadie llame a la niña,
que una mujer con un nombre común
se deja maltratar.
Marta se levanta y sale corriendo
para que su niña conozca el viento
el cansancio y las ganas de huir,
que algún día tendrá que cerrar la puerta
y nunca más volver.








sábado, 22 de septiembre de 2012

Mancano due giorni

Mancano due giorni al massimo
uno due giorni
che vuoi che sia
con te a cavalcioni
come un bimbo che vuole guardare il mondo dall'alto
Mancano due notti appena
a guardare un telefono che non squilla
uno due
silenzio.

Manca poco a farmi tornare la paura di te
mostro a tre teste
di un futuro che prevedi
sempre sbagliato
di cose pensate diversamente
amici che non ti abbracciano
letture a testa bassa
uno due
silenzio.

Verbi nudi
a coprire la mia vergogna
uno due
silenzio.









lunes, 10 de septiembre de 2012

Previsioni


Mi porti con te.
Una scatola di aspirine per il viaggio.
Un palliativo per la tua solitudine.
Meglio essere previdenti, dicono.







domingo, 9 de septiembre de 2012

Un lungo addio


Ho capito cosa significa invecchiare.
Sentire il tempo sulle mani
guardare gli altri ballare
tu seduto,
stanco di pensare che il bello
è già passato.

Rubare con gli occhi un soffio di gioventù
respirare un ricordo lontano
ma ancora troppo vivo.

Cambiare vita mille volte
perdere per strada la voglia e gli amici
ammalarsi di rabbia e di sonno.

Guardare indietro con tenerezza
smettere di lottare per
far pace con i tuoi nemici.

Ho capito cosa significa andarsene.
Il tempo prende sempre le decisioni più importanti.


jueves, 16 de agosto de 2012

Da oggi


Inizio a cercarti di meno
e a sentire di più la tua mancanza.
Smetto di descrivere i miei stati d'animo
a chi mi chiede come sto.
Lavoro svogliatamente per riempirmi la testa
e occupare le mani che non ti toccano da ieri.
Sei forte, ce la fai.
Il sole mi ricorda i tuoi sei bella
le nuvole, le tue rughe sulla fronte.
So che riuscirò a non volerti più
sono forte, ce la faccio.
Il tempo cancellerà il tuo nome
la pioggia, le tue impronte.
Ti dico addio per un'ultima volta ancora
saluto la tua barba rasata male
la maglietta buttata a terra
il rumore metallico della tua cinta.
Gli oggetti si confondono con le sensazioni
da oggi non so più chi sei.
Addio, amore sconosciuto.



lunes, 6 de agosto de 2012

Quando la città si svuota


Rimani a guardare la città che si svuota
e ti vien voglia di andar via
comprare un biglietto per un posto qualsiasi
lasciare le tue cose a uno sconosciuto
andartene quando è ancora notte
senza salutare nessuno
senza dover spiegare dove come perché
senza l'ansia della partenza
senza lo stress del ritorno
senza nessuno che ti aspetta
senza pretese
senza lacrime.
La città ti lascerà andare
senza opporre obiezioni
lui non ti dirà resta
mi mancherai.
Quando la città si svuota
tutto ti sembra più misero
scarno il suo amore
e povera la sua esistenza.
Agosto è il mese della solitudine
e tutti siamo rimandati a settembre.


miércoles, 27 de junio de 2012

Ode alle parole non dette


Mi sveglio a malincuore
pensando alle parole che non ti ho mai detto.
Quelle rimaste in gola
dubbiose come le tue azioni,
quelle difficili da masticare,
quelle scomparse
scivolose come la gelatina,
quelle stanche di aspettare
eppure sempre troppo pazienti.
Parole storpiate e ricomposte
ma mai pronunciate per paura
di farti male.
Parole pensate mille volte
quando non eri al mio fianco,
parole difficili da ricordare.
Parole dette ad altri,
parole che non sono mai arrivate.
Le ho scritte tutte su un quaderno,
io che da bambina non ho mai amato i diari.


domingo, 17 de junio de 2012

Ancora noi


Ancora qui a pensare
mentre tu sei in giro a ridere.
Ancora le stesse parole
che mi girano in testa
e mi danno la nausea,
ancora tu e i tuoi silenzi vuoti
da interpretare.
Ancora noi seduti a questo tavolo,
distesi senza guardarci,
ancora le nostra dita annodate,
le tue frasi uguali a ieri.
Ancora in tempo per dirti
addio.



viernes, 18 de mayo de 2012

Quel giorno


Sbaglio sempre giorno
per dirti che voglio stare
sola.
Sbaglio le parole,
sempre troppo dirette
per i tuoi gusti.
Te le sbatto in faccia
con un sorriso perfido,
non riesco a evitarlo.
Poi mi pento,
ma solo a metà.
So dove trovarti.

jueves, 3 de mayo de 2012

Ieri sera


Le mie parole non ti piacciono.
Scrivo scomoda
con le chiavi in mano
su un foglio di carta
grande quanto un biglietto da visita.
Mi sento un'ospite
tra le tue braccia.
Scrivo perché ti cerco
quando guardi programmi
di plastica e erba sintetica.
Le mie parole scappano via da te.
Mi senti lontana
e ti dimentichi di accarezzarmi.
Scrivo per sembrarti più attraente
a testa bassa
sui fogli strappati.
Le mie parole ti sembrano improvvisate.
Scrivo perché non ho più libri
da leggere
prima di addormentarmi.
Le mie parole e i miei baci non ti basteranno mai.

miércoles, 4 de abril de 2012

domingo, 25 de marzo de 2012

La gente come noi

Gente che aspetta una vita intera
che succeda qualcosa,
gente che parla tanto
e non è capace di fare,
gente sola che non sa chiudersi
dietro la porta si casa,
gente che ingrassa per amore,
gente triste che ride solo tra se e se.
Gente malata di buoni pensieri
e baci stentati.
Gente strana.
Noi.

martes, 20 de marzo de 2012

Penitenza

Tornano tutti insieme,
dopo anni passati a dimenticarli.
Li trovi invecchiati dalla solitudine,
stanchi di cercare invano.
È il destino a volerli accoglienti
e senza rancore,
il destino a nasconderli
per non farti abituare.

Tornano,
così come torna la voglia di scrivere
piano
di notte
per vincere la noia
quando senti che le parole diventano banali
come i loro sguardi abbassati.

Tornano tutti insieme,
penitenti,
ognuno con qualcosa da farsi perdonare.