martes, 23 de diciembre de 2008

Mareggiata

Se mi passi accanto
riesco a sentire
il tuo profumo aspro
di arance e gerani appassiti.
Ti allontano da me
e dai miei giorni assopiti
perché ho bisogno
di guardarmi intorno
con non curanza.
Lascio cadere sui fogli
sillabe ammansite per farne
frasi che non ti tradurrò.
Resto dove sono
e non ti cerco
ma se arrivi in un giorno di nebbia
ricorda che avrò bisogno di
fronzoli e carezze
per riscaldare le mie braccia
e ricominciare a volerti.

miércoles, 17 de diciembre de 2008

Gabbia


Girati dall'altra parte
e non dire niente.
Evita di guardarlo
negli occhi 
e di pronunciare 
quello che ha in mente.
Sfioragli il piede 
mentre già respira profondo
ma non svegliarlo 
con i tuoi pensieri sporchi
di indecisione.
Tieni duro fino 
a mattina
e allora riempi la stanza
di profumi
e allena il palato
con il gusto amaro 
dell'addio.
Chiudi la porta
piano piano
e lascia dentro le chiavi
per sfuggire alla tentazione
di tornare.
Dimentica le finestre aperte
e la musica accesa
perché l'aria che
respirerà domani
non sarà più la tua.
Fai ancora un passo avanti
e inizia a saltellare
senza motivo:
quando ti sentirai persa
sarà la strada 
ad indicarti
il traguardo.

martes, 16 de diciembre de 2008

Bambole

Marta è una bambola ritagliata
nella carta
che sembra una ma quando la apri
diventano mille tutte uguali.
Marta diversa e uguale a sé stessa.
Marta le prende per mano
e balla in cerchio
con loro,
diverse e uguali a lei.

lunes, 15 de diciembre de 2008

Luce


Di notte
non riesci a prendere
sonno
e scegli di parlargli 
delle tue ferite invisibili.
Non vuoi rimanere 
con quel solito
groppo
che non sai come diluire
e pensi che ormai sia ora
di scoprirti il viso.
Gli mostri la cicatrice 
sul ventre
e quella sulla guancia
ma continui a 
nascondere
quella che odi di più.
Lui ti accarezza 
i capelli
e ti lascia finire
mentre resti
in sospeso tra i tuoi
non so.

Eppure sai ciò che ti manca
e ciò che avanza
mentre ti spogli 
davanti alle sue mani
e aspetti che spenga 
la luce.


viernes, 12 de diciembre de 2008

Ombelico

Da quel giorno
si vestiva leggera
mostrando la morbida curva
sull'ombelico.
Girava scalza in casa
per sentire la fresca superficie
sotto ai suoi piedi.
Da quel giorno
non si nascondeva
dietro separè
di ferro batturo.
Cancellava i verbi
che le sembravano inadeguati
vomitava il cibo
che era di troppo
e piangeva i liquidi
da non ritenere.
Quel giorno
prese le sue foto
e ne fece una palla
poi scese in strada
per far sapere a tutti
che iniziava a vivere.

Era appena nata
e presto sarebbe riuscita
a volare.

Martha's Vineyard

Martha has a bad scar
on her cheek.
The smile on her face
is slap-resistant
and their insults can't
push her down.
Martha is deaf
when they scream at night.
She pushes the pillow
against her ears
and strongly holds
all the prayers in her throat.
Please, make it last just a second
make me fall asleep forever.
Martha turns her bed into a sanctuary
and holds back the tears
she won't shed anymore.
It is matter of time
it is matter of practice.
Martha is dumb
and the following morning
she won't say a word
she won't break their laws.
Martha is a daydreamer
and keeps picturing in her mind
the day she will dance alone
between those walls
that are sweating blood.

miércoles, 10 de diciembre de 2008

Lilla

Ci hanno fatto credere
che la normalità è
dormire nello stesso letto
senza abbracciarsi
ed essere presenti
sempre
anche quando i pensieri
ti portano lontano.
Quello che abbiamo scelto
ha poco a che vedere
con le loro vite
e i vestiti bianchi
tenuti ad ingiallire.
I nostri colori
non sono accettabili
e l'abbinamento giusto
è sempre quello
che non riusciamo a trovare.
Ci hanno ammonito
per il lilla e il rosso
il verde prato
e l'azzurro macchiato.
Quello che abbiamo
non è mai abbastanza
e ci fanno credere
che dobbiamo sforzarci di più.
Ci hanno addomesticato
con le loro bugie imperfette
e tenuto a bada con
facili pietanze.

Le voci dolci non
ci impressionano più
e se alzi il volume
per farci ubbidire
sentirai che le tue parole
tagliano meno
di forbici per bambini.

miércoles, 3 de diciembre de 2008

Suono

I fogli si accumulano
sul tavolo
senza che te ne accorgi
come le notti che scorrono veloci
e non ti danno il tempo di riposare.
Le parole si trasformano
in suoni
che non sai più decifrare
come i sentimenti che si accavallano
e non riesci a separarli.
Le gambe si affrettano
a pedalare
per non restare indietro
come se chi arriva prima
dovesse ricevere un premio speciale.

Ogni volta che lei torna
ricordi quando hai smesso
di volere una casa senza piante
e un cielo senza aquiloni.

viernes, 28 de noviembre de 2008

Volto

Hai le mani fredde
e non riesci ad accarezzarla
come vorresti.

Vorresti che le arrivasse
la sfumatura viola del tramonto
e l'odore del muschio
sepolto dalla neve.
Vorresti farle assaporare
lentamente le tue labbra
ricoperte di salsedine
e le guance calde d'amore.
Vorresti averla con te
nelle sere senza bar e senza amici
e non farle vedere mai
quello che fai con loro.
Vorresti tapparle gli occhi
affinché non veda la vergogna
sul tuo volto stanco
e non riconosca subito la tua colpa.

Hai le mani nelle tasche
e vaghi per le strade
per paura di incontrarla.

jueves, 20 de noviembre de 2008

Logica


Gli aggettivi servono
a confodere i sostantivi
come gli incontri dopo 
essersi lasciati.
Quando vai di fretta
le idee ti sembrano più chiare
ma se cerchi di dar una spiegazione
ti confondi soltanto.
Gli avverbi servono
ad arricchire i verbi
come luci di natale
tra i palazzi.
Quando senti che 
i pensieri si accavallano
non puoi far altro
che affogarli con vino rosso.

La mattina parli con 
preposizioni semplici
articolate sotto le coperte
e ti lasci le frasi intere per  
riempire le notti dimenticate.

miércoles, 19 de noviembre de 2008

Bocca

Ad ogni bacio mi togli di bocca
una parola
e presto resterò muta e disarmata
davanti ai tuoi occhi.
Allora non potrò più dirti
quello che mi fa stare male
e quello che vorrei essere
fra qualche istante
se avessi un altro nome
meno ingombrante
e più facile da dimenticare.
Rifiuto i tuoi baci prepotenti
perché voglio continuare
a descriverti in cinque lingue
i miei sogni dettagliati
e poi cantare a squarciagola
con il sole alla finestra.
I tuoi baci tienili stretti
e appena puoi appiccicali alle labbra
di una di poche parole
perché io ho ancora troppo
da raccontare
e poco da tacere.

viernes, 14 de noviembre de 2008

Fianco


I giorni migliori sono già trascorsi
mentre ce ne stavamo seduti
sul tuo divano e non riuscivamo
a coordinare le lingue per dirci 
che stavamo bene.
Gli uomini migliori sono già vissuti
in vite lontane dalla mia
e tu sei diventato un colore sfocato
che appena si riesce a percepire
tra i neon della notte.
Le parole migliori le ho pronunciate
a bocca chiusa mentre dormivo
per paura che tu me le rubassi
per regalarle a donne svestite
senza doverle pagare.
I vestiti migliori li ho nascosti
nei cassetti del tuo armadio
e mai più li indosserò per compiacerti 
ma mi coprirò le gambe e le spalle
con mille coperte.
I sorrisi migliori te li chiudo
in un contenitore di plastica
affinchè non perdano la freschezza
delle mattine d'inverno 
al tuo fianco.


martes, 11 de noviembre de 2008

Calles

Marta camina rápido entre la gente
sin mirar delante.
Sus ojos se chocan contra las caras
que nunca más olvidará
sin poderles dar un nombre.
Sus pies pisan fuerte
y cruzan calles conocidas
de las que recuerda
cada pintada en las paredes
como las arrugas de su frente
cuando se queda pensativa
y deja de hablar.
Marta llega a casa
y se pone su pijama de rayas
para acordarse de los abrazos
lejanos que algún día le devolverán
con intereses.

Ricordi

Non ci sono più le ore lente
che passavamo a raccontarci
l'uno sull'altro.
Tu bevevi sangria che
non terminava mai
e io pensavo versi
dolci e diretti come le mie mani.
Ti cercavo senza volerlo
e mi si infuocava il viso
quando facevo finta di non vederti.

Non c'è più la freschezza delle parole
che superavano le carezze bagnate
ma è stata rimpiazzata
da lotte intestinali e ricerche
tra dizionari senza polvere.
Tu non parli più la mia lingua
e hai dimenticato il mio accento buffo.
Io ti svelo i miei segreti
e me ne pento all'istante.
Non c'è più nessuna nebbia
che fa da giubbetto antiproiettile
e la tua immagine mi si presenta
senza filtri
nei sogni mattutini.
Tu non esisti più
e il passato è una goccia d'acqua
che rimbalza sull'ombrello
e scivola giù rassegnata.

sábado, 8 de noviembre de 2008

Tonsille


Se apri la bocca senti l'odore
del mare e dei suoi frutti
che ti invitano a sorvolare
tutte le acque del mondo.
Prendi un aereo ogni due giorni
e ti stanchi di relazioni a distanza
con donne troppo giovani.
Se ci rifletti attentamente
capisci che hai sbagliato
a lasciarle andare con un altro
per non averle più vicine.
Vuoi una ballerina col tutù
e l'accento francese che sappia
posare davanti a una polaroid
senza chiudere la bocca.
Se metti musica mattutina
non dici una parola 
prima del solito caffè concentrato
che ti raschia le tonsille
come carta vetrata sul legno bagnato.




martes, 4 de noviembre de 2008

Spina

Usi parole incorrette
che ti danno sicurezza
come quando apri la porta dei tuoi
e li vedi ancora lì.
Non hai niente da dire
e a volte ti senti cattivo
ma sai che anche a te
non hanno mai raccontano niente.
Hai scoperto le verità nascoste
dopo tanto cercare
e altre te le sei create tu
per tappare i buchi
di ciò che non volevi perderti.
Non hai voglia di chiamare
per sentirli annoiati dalla vicinanza
e procrastinare è diventata
la cosa che sai fare meglio.
Ami i paroloni storpiati
che hai sempre sentito pronunciare
male
ma sai che la loro lingua ti nutre
più di mille coccole potenziali.

domingo, 2 de noviembre de 2008

Indice

Quando passi per strada
ti guardano in obliquo
e ti lanciano schegge di vetro
che ti sfiorano senza ferirti.
Ti fermi a osservare la gente
come quei due che si toccano
seduti sulle rotaie del tram
tra pozzanghere di erba e melma.
Schiamazzano e intanto osservano
il tuo abbigliamento fuori luogo
le scarpe luminose
i pantaloni corti
lo zaino pieno
e le gambe stanche
di andare controcorrente.
Pensi che sono giovani e
che un giorno capiranno
perché si rimane a casa la sera
e si esce di giorno.
La notte inizi ad avere paura
dei fantasmi che non riconosci più
da quando un giorno hai estratto
dall'indice un pezzo di vetro
e ci hai inciso una croce
sulla porta della camera.
Il sangue non ti fa effetto
e puoi leccarti le dita ferrose
mentre ti distillano un liquido
che sa di pioggia autunnale
e giornate senza concludere.
Ti annoi inutilmente
e fai fatica a sorreggere le labbra.
La gente dice che non serve sognare
se sai che non tornerà.
Hai ancora una notte pulita
da passare nel letto doppio
e sei ore occupate da estranei
per richiamarlo a te.

jueves, 30 de octubre de 2008

Muso

Prendi l'ombrello nero
con il manico all'ingiù
ma non aprirlo prima
che smetta di piovere.
Tu e lui avete avuto giorni migliori
ma gli anni vi hanno insegnato
a schivare pozzanghere
e arrivare a destinazione.

Mettiti una camicia nera
senza cravatta
sopra ai jeans consumati
dai chilometri fatti a piedi.
Insieme a loro ti sei fatto più uomo
senza pensare che stavi cambiando
e che ti avrebbero stretto
come cerotti su una ferita.

Prendi le sue mani
e mettile sulle tue guance
invece di chiederti come mai
non ci hai pensato prima.
Scopri i suoi seni infantili
e guardala in faccia
a muso duro
per vedere che c'è dietro al potere.

miércoles, 29 de octubre de 2008

Mira

Le pagine la guardano con occhi stanchi
prima che spenga la luce.
Le montagne di libri accanto al letto
sono cuscini che attutiranno la caduta
quando di mattina dovrà percorrere
strade sotterranee e vicoli ciechi.
Le parole la obbligano a riempirle
di significato per poterle usare
nei momenti di noia
mentre aspetta un valzer
da ballare con una faccia anonima.
Le virgole le mette solo tra un verbo
e il suo complemento diretto
per separare ciò che la logica unisce
ma i punti li usa come freccette
che vanno dirette al cuore.

lunes, 27 de octubre de 2008

Denti

Ti piace sentirgli pronunciare
il tuo nome
mentre dice agli altri
che vieni da lontano.
Quando racconta come sei
ti senti un'altra.
E ti piaci di più.
Non hai voglia di parlargli
di te,
tanto lui sa più di quanto
gli abbia raccontato.
Dimmi tu, piuttosto,
dove sei stato
prima di volermi
tra la tua gente.
Gli lasci affondare i denti
sulla tua pancia
e sorridi al soffitto.
Gli riesce facile
sussurrarti buonanotte
e svegliarti con le mani.
Non gli chiedi come fa
a volerti
anche se per una volta
pensi che meriti di meno.

jueves, 23 de octubre de 2008

Andare

Ogni tuo gesto è fatto con decisione
e penso che la colpa è mia
se mi fai male.
Stringi forte perché hai le mani grandi;
sono io quella che non ha nervo.
Le cose vanno afferrate senza pietà
e non pensi che si possano rompere.

Guardo i solchi che mi scavano
il palmo della mano
come fossero cicatrici remote.
In testa conservo quelle fresche
che camminano da un estremo all'altro
e ogni giorno mi ricordano chi
è il più forte tra noi.

Guance

Ho dentro parole indecise
che escono solo di notte.
Ho sogni mossi
che si appoggiano su cuscini stropicciati
dalle tue mani nervose.
Ho una chiave e cinque case
che mi attendono pazienti:
sanno che ho bisogno di pareti
per ricordare che i confini non mi spaventano.
Ho pianto e ti ho maledetto
infinite volte
e la pioggia mi ha lavato le guance e le mani.
Ho peccato per sentire il dolore
e provar pena per il mio animo rattrappito.
Ho chiuso occhi orecchie bocca e cuore
per dimenticare i giorni svuotati di colore.
Ho rime scontate da cancellare
e panni stesi che mai si asciugheranno.

Non ho stelle sul soffitto né padri da ammirare.
Ho ferite sui gomiti e catrame da aspirare.
Preferisco dormire in ginocchio e pensare
che non sei stato tu a farmi scoprire il piacere.

martes, 14 de octubre de 2008

Attesa

La aspetti seduta a gambe incrociate
mentre intorno si fa buio
e non riesci più a distinguere le parole che
lasci cadere sul tuo quaderno nero.
Ti fa sentire importante stare sveglia
per vederla arrivare da lontano
minuta e raggiante
come un arcobaleno tra i palazzoni di periferia.
Quando i suoi capelli soffici ti sfiorano il viso
capisci perché ci sei
e i dubbi svaniscono senza bisogno d'incantesimi.

La guardi e ringrazi cavoli e cicogne
per avertela portata
in una mattina gelida di luce
quando ancora non capivi la differenza
tra avere e condividere.

Pensi che ti fa bene all'anima
ascoltarla mentre dorme
e speri per tutti che in paradiso
nessuno sia figlio unico.

domingo, 12 de octubre de 2008

Irse

Marta se odia cuando
le entra miedo
y deja de hablarte.
El mundo se vuelve incolor:
lo de dentro se desborda
lo de fuera no entra.
Ella se cambia su cara bonita
por ángulos agudos que punzan.
Tú no la entiendes
ni ella te deja.
Marta se odia cuando
tiene arrebatos de destrucción
y se marcha.
Piensas que se le da bien
despedirse rápido
e irse sin mirar atrás.
Marta es una actriz
que prepara su papel
meticulosa
para que el imprevisto
no la pille de sorpresa
como cuando le abrazas
sin motivo
y ella no sabe qué pensar.

Marta te llama
y tú piensas que todavía
no es hora de dejar tu sueño.

viernes, 10 de octubre de 2008

Rincón

Dicen que las críticas son constructivas
y que hay que tener fe en los demás.
Yo ya no escucho las voces de terciopelo
que me ponen la piel de gallina.
Las malas lenguas las mueve la envidia,
son minas en el corazón.
Me aconsejan que encuentre mi sitio
en el mundo
pero es tan extenso que nunca llegaré
a todos los rincones.
Mejor me quedo en tu casa soleada
y bailo hasta el final del pasillo.
Quiero balancearme en mi felicidad
antes de tu regreso:
mi interior es pequeño
y tú no vas a caber.

jueves, 9 de octubre de 2008

Sveglia

Mi viene da scriverti
poesie d'amore brevi
come un bacio appena svegli.
Tengo gli occhi chiusi ancora un po'
per non vedere come te ne vai.
Sorrido per guarire la tua pelle
dai segni del tempo
che ci ha tenuti in bilico
tra necessarie ricerche e sfocati tentativi.
Tu non ti alzi
senza guardarmi la braccia nude
e i capelli sparsi sul cuscino.
Io sogno urla scomposte
e pianti liberatori.
Mi abituerò presto
ai tuoi sottili gesti che mi avvolgono
come carta velina
attorno a un regalo di natale.

lunes, 6 de octubre de 2008

Susurro

Marta te susurra al oído
que te quiere
y al día siguiente se olvida.
Las palabras solo tienen futuro
si están impresas en papel.
Tu amor de brazos y piernas
no dura más que una frase graciosa
en un post-it cubierto de polvo.
Marta te mira a los ojos
y comparte contigo vasos de plásticos
que solo la llenan un par de horas.
Su amor no se consigue con flores
y despliegue de sentido común.
Marta te llama solo
cuando el cielo oscurece
y no encuentra a nadie para arrugar
las sábanas que hacen juego
con sus dibujos en la pared.
Marta te susurra al oído
que quiere más
y te crees que la tienes.
Ella goza de tu piel
y tú le dejas manchas
que en unos minutos desaparecen
como tinta simpática.
Marta se ríe
y tú piensas que te quiere.
Sus susurros se convierten
en espinas de cardos
que se te clavan en las manos.
Marta desaparece
sin que te des cuenta
como un conejo blanco
en el cilindro de un mago.

Noche

Marta no entiende
cómo la gente pueda vivir
en pisos de techos altos
y muros blancos.
A Marta le gustan
las baldosas modernistas
descoloridas
por pies extraños
y alcohólicas inundaciones.
Las ventanas que no se cierran
y las vistas hacia calles
por las que nunca andará sola
son como granos en la espalda.
De noche Marta se orienta mejor
sin mirar los mapas,
las luces rojas de neón
la llevan a su infancia fría
en la que ha aprendido a moverse
como una bailarina sobre las medias puntas.
Marta se sube a las aceras cansadas
de tanto andar
y a furgonetas afligidas
que nunca se acaban de llenar.

De noche hay que callarse
y dejarse algo para mañana.

viernes, 3 de octubre de 2008

Dubbio

Serpeggia nelle mie vene sporche
di vino ed egoismo.
Non c'è cura che possa guarirmi
da queste altalene umorali.
Neanche il tuo alito caldo
mi dà sollievo in queste sere deserte
quando mi avvicino ma
non riesco a sentire il fuoco delle tue mani
sulla mia pelle autunnale.

miércoles, 1 de octubre de 2008

Por ejemplo

Por ejemplo te da igual
si curras con tu madre
y tu hija se queda sola en casa.
No importa si te ha salido
de otro color
y no sabes pór que.
La gente habla mal igual, dices
cogiéndome de la mano.
La vida es un muñeco de trapos
que se puede coser hasta que
no haya más remedio que tirarlo.

Por ejemplo te gastas todo lo que tienes
porque no sabes cuánto vas a durar.
Acumular te parece inútil
y prefiere gastar en opulentas comidas
y colgantes de ametistas.
Como las teorías de juegos
la vida solo es cuestión de movimiento.
Cuando ya no podrás correr
te echarán a un lado del campo
antes de expulsarte.

martes, 30 de septiembre de 2008

Adesso

Apro i cassetti dell'armadio
e ti faccio spazio.
Ti infili piano nei miei momenti liberi
mentre ritaglio ore
per volerti di più.

viernes, 26 de septiembre de 2008

Leoni

Sto bene
se mi dici che verrai
con la tua bicicletta nera
solo per vedermi
mentre mangio cioccolato
e scrivo parole disordinate.
Cerco sinonimi per non
annoiarti
con storie di leoni e tori
addormentati
e stanze da letto improvvisate.
Ricomincio a fare la pendolare
e da ottobre smetto di bere
pioggia e mastico foglie rosse
mentre mi perdo per strade
che non conosco e
salgo su un ascensore rotto.
Sto bene
se mi parli mentre dormo
e mi lasci usare il tuo dentifricio
come se fossi l'unica
ad essere entrata attraverso
questa porta
senza uscita.
Imparo ad orientarmi
senza veder niente,
inalo a pieni polmoni
e arrivo a mani tese
per scompigliarti i capelli.
Stai bene
con la faccia appena lavata
e il sapore di te
che mi spalmi addosso
per colazione.

miércoles, 24 de septiembre de 2008

Calcio

A lei piace cucinare
per sette persone e
buttarsi sul tuo letto
con le gambe strette
sotto le lenzuola blu notte.

A te manca un bidet e
un balcone sui prati d'Irlanda
dove poter ballare canzoni folk e
goderti l'età che accumuli come
i biglietti del tram.

A noi basta scambiarci parole
segrete da sopra gli occhiali
per capire che un calcio
al pallone dà meno di
un bacio immaginato
e un amante appena perduto.

martes, 23 de septiembre de 2008

Pane

Senza pane non salti
a piedi pari
pensando altrove.
Urli agli specchi
che ti vogliono veder di profilo
quando bevi plastica colorata.
Lui ti ha già notata
per i tatuaggi infantili
che non riesci a mandar via
e perché sei alta e parli alle mele
e non bevi caffè.
Ti vengono a cercare
per darti il loro numero,
vedono la salvezza sotto la tua pelle
e notti complici sul collo.
Il tuo vero nome
è nascosto nelle valigie
sotto al letto e nessuno
è riuscito a trovarlo.
Non sanno che senza pane
non arrivi al mattino
mentre le loro bocche affamate
si chiudono sullo stomaco
miagolante.
Il tuo nome è una scritta rosa
sul muro che appena la cancelli
è pronta a ricomparire.
Senza pane il tuo nome
è più inutile e ostentoso
e i tuoi salti leggeri
sembrano passi di tip tap.

sábado, 20 de septiembre de 2008

Santa

Le sante piangono
dal cielo
lacrime a suon di rock.

Quando usciamo
per strada ci indicano
la strada da percorrere
con scarpe bucate
e capelli macchiati di bianco.
Saliamo le scale
senza guardare in alto
e ci affacciamo alla finestra
sulla discarica umana.
Faccio una foto sbattendo le ciglia
e la tengo come un portachiavi
per ricordo.
Pistiamo lattine rosso lacca
e ci guardiamo
dentro gli occhi degli altri.
Loro ci danno sigarette
arricchite di speranza
che bruceranno
tra l'indice e il medio.
I baci hanno il sapore
agrodolce delle parole
e sono volubili come i pensieri
che separiamo come bucce di mela
tra i fili del telefono.

Le sante si fanno i rispetti
come scolarette durante
la ricreazione
e vogliono essere applaudite
dalla folla
come dive del cinema.

jueves, 18 de septiembre de 2008

Farfalle

Hai la pancia piena
e le ossa che pesano meno
di un calzino bagnato.
Quando la stringi a te
senti il suo profundo
che ti invade la testa.
Dimentichi le immagini
di quelle terre dai colori
monotoni
eppure ricordi perfettamente
quante volte è stata da te
nonostante anni
di pazienza lontana
e farfalle senza padre.

miércoles, 17 de septiembre de 2008

Gelosia

Mandami una rosa
anche se sai che non mi piace.
Davanti ai miei occhi
dille che la cercherai
dopo avermi lasciato sola.
Lei mangia insalate dolci
e guarda dritto con occhi avidi.
Io posso solo odiarti
quando non ci sei.
Invidio la tua capacità
nel non dover scegliere.
Tutto può andare
davanti a una bistecca al sangue.
Invidio la sua facilità
nel lasciarsi volere.
Ogni osso è da mordere
e portare nella cuccia.

Fammi rotolare sul letto freddo
e non chiamarmi per tre giorni.
Dormirò con il telefono acceso
e mi laverò i denti anche se non
avrò mangiato.
La cucina si riempirà di scarafaggi
che ci guarderanno
nei nostri incontri sbagliati.
Lo vedrò per non morire di noia
mentre tu giri il mondo incravattato.
Scrivimi una cartolina
e dimenticala in un bar prima
di iniziare a guardarti intorno.

Non riuscirò mai a scegliere
tra una camicia da boscaiolo
e un cappello da clown.

lunes, 15 de septiembre de 2008

Previsione

Le notti di fine estate
sono fredde
da far arrossire
la punta del naso.
Per noia
osservi muta
la gente che parla
in una lingua che
non sarà mai tua.
Pensi che sono
tutti troppo prevedibili.
Vedi cose già viste
tra rumori
che invecchiano la pelle.
Riconosci parole
prima che vengano
pronunciate e
coppie
ancor prima di
stare insieme.
Le persone si ritrovano
agli angoli delle strade
e nei locali
che non riescono a
rinchiuderle tutte.
Non ti è mai piaciuto
sapere quello che verrà
prima del tempo.
Ami le sorprese
quando non c'è un motivo
per farle
e le case sottosopra
ti danno sicurezza.
Non pensi mai
che i programmi
possano riuscire.
Non a te,
agli altri sicuro
perché sanno
tenere le mani salde
al volante e
prendono bene le curve.
Ma tu chiedi
dieci parole
e le metti nel cesto
della spesa.
A casa ci fai
una torta di carciofi
e cioccolato fondente
per festeggiare con te
che quello che hai
già pensato
mai accadrà.

Appoggiata al muro
aspetti qualcuno
che ti metta a letto
senza chiederti l'età.

viernes, 12 de septiembre de 2008

Dentro

Non sembri triste
quando mi dici
che non hai più niente
dentro di te.
Ti tocco la pancia
ancora gonfia
pensando che
mi prendi in giro.

Prima ero io che
sulla nostra spiaggia
ti facevo credere che
dentro
il ventre scolpito
c'era solo immaginazione.
Ti invidiavo dentro
ed era come guardare
l'altro che taglia il traguardo
mentre tu sei
seduto sugli spalti.
Sempre sono stata
più veloce
di te
ma a te non è
mai pesato.

Sono vuota dentro
e adesso che ti
accarezzo
la pancia disabitata
cerco di convincerti
che c'è vita
e si muove.
Tu mi guardi
tenera come la mamma
che non sarai
e mi abbracci
mentre piango
per entrambe.

Dentro di noi
crescono pietre
che ci scambieremo
come biglie colorate
tra bambini.

miércoles, 10 de septiembre de 2008

Vicini

Di notte preghi
perché non vuoi dormire.
L'insonnia
ti tiene caldo
mentre al buio
spagini un libro
che conosci
a memoria.

Di notte
l'unico piacere
è sedersi
davanti alla finestra
e guardare fuori.
Ti lasci cullare
dalle luci dei vicini
che di notte
ti assomigliano.
Conti le case accese
e sorridi per loro.
Immagini vite
senza dolore
e rilassanti
boccate di fumo.

Di notte trovi
un posto
per ogni cosa.
Il tuo è
davanti alla finestra
dai vetri opachi
ad aspettare
il suo rientro
prima che le luci
ti lascino solo.

Tuffo

Di notte mi sveglio
per bere acqua
e arrivo
a te.
Cerco di fissare
un'immagine nostra
di quando
sul divano affossato
ti tuffavi sopra
di me.
Intorno
non c'era niente.
La tv accesa
su un programma
che non seguivamo.
Gli altri
semplici comparse
di una scena secondaria.

Mi sveglio a volte
e cerco di fissare
una frase
da scriverti.
La ripeto quattro volte
seduta sul water
con gli occhi chiusi.
Di mattina mi sveglio
con un piacere finito
tra le gambe
ma sono le mie dita
che sanno
di me.

viernes, 5 de septiembre de 2008

Lista

Spegniamo la musica
per ascoltare le persiane
che si tirano su.
Le tue parole si intrecciano
con le mie
a formare cesti di canapa.
Dentro ci mettiamo
i libri mai letti
le scarpe col tacco
le gonne corte.

Ti lascio fuori i fogli
di carta
dove scriviamo
liste infinite.
Sono troppe le cose
che non ci piacciono
e poche quelle che
non abbiamo.

Mi regali saponette
che profumano di te.
La convivenza
è un ostacolo che
non sapremo schivare,
cadremo
con i sandali
nell'acqua verde
e ci asciugheremo
senza toglierci i vestiti.

Ti preparo un tè,
è la sola cosa che
voglio darti.

jueves, 4 de septiembre de 2008

Pancia

Insieme abbiamo deciso
che si può
stare senza dormire
perché quel che conta di più
è ascoltare
il rumore della mia pancia
contro il cuscino.
Non importa se rimani
sveglia ad aspettare
il giorno
o se non senti più
il braccio sinistro
mentre mi accarezzi.

Insieme a te ho deciso
che posso stare
senza chiudere occhio
se mi coccoli
come una bambina viziata
che non ne ha mai abbastanza.
Riusciamo a guardarci
negli occhi
di nascosto
mentre fuori cadono gocce rumorose
e i cani riposano al fresco.
Non ti importano le ore
passate a stringermi
quando al mattino
mi dici che te ne vai.

La mia pancia si ferma
e il mondo ricomincia a girare.

martes, 2 de septiembre de 2008

Saluto

I tuoi capelli biondi
sulla fronte
mi ricordano
perché c'eri
nella mia vita
quando mi truccavo
pesante e uscivo
per perderti di vista.

Le tue mani troppo grandi
mi ricordano
perché c'ero
ad aspettarti
quando sapevo
che desideravi altro.
Il tuo camminare leggero
e cadenzato
mi dice
perché ancora ti cerco
nelle mie passeggiate notturne
quando ti chiamo
e tu arrivi felice.
Hai ancora tutti i denti
da latte e cerchi
una madre
che cucini meglio di te.

Il mio fingere interesse
mi ricorda
perché non c'è più spazio
nel mio letto
per i tuoi centimetri
di troppo.
I miei ciao sono resti
di una cena insipida
consumata piano piano
con lo sguardo sul piatto.
Mi volto
ma non c'è più tempo
per i ricordi
e i tuoi
sul divano
se li è mangiati un gatto
tra starnuti e fusa.

Dita

Quando l'estate finisce
compro scarpe chiuse
e faccio il letto.

Camminerò
per quaranta kilometri
sul lungomare deserto
con l'ombrello chiuso
appeso al braccio.
Le nuvole grigie
non saranno una minaccia
di pioggia
ma l'annuncio che
l'autunno dolce
sta arrivando.

Dormirò
per quaranta ore
avvolta
tra lenzuola rosso ciliegia
spruzzate di succo d'arancia.
Accarezzerò il lato
vuoto
del letto
dove dorme
la tua ombra
e prima di addormentarmi
mi leccherò le dita.

Quando l'estate finisce
ci abbracciamo
tra la gente assonnata
e io smetto di usare
il futuro.

domingo, 31 de agosto de 2008

Settembre

A settembre sento
che mi mancano
dei pezzi
per riuscire a far
tornare i conti.
La somma
di tutto
dà un risultato
ogni volta diverso
e le parti
insieme
non fanno un tutto.
I numeri non mi sono
mai piaciuti
e per capirli
li trasformo in parole
lunghissime
che quasi si fa fatica
a leggerle.
La somma di
tutti i pensieri
è un accozzame
di dubbi e paure
che fotografo in bianco e nero
per tenerli con me
durante l'autunno.

A settembre le gocce
cadono
sui numeri
come a volerli cancellare.
I pensieri continuano
a orbitare
nella mia stanza
addobbata a festa.
Di giorno dormo
con l'accappatoio scolorito
addosso
e mangio ogni ora
per non sentirmi vuota.
Di notte accumulo
parole
che iniziano per v
per dare un senso
al giorno.

Mia

Non ti lascio andare
perché sei mia
e solo mia rimarrai.
Non ti allontanerai
da me
per nessun motivo
al mondo
perché io sono
il tuo padrone
e tu la mia creazione.
Non mi sfuggirai,
resterai con me
perché possa
contemplarti ogni giorno
fino all'ultimo.
Non apparterrai mai
a nessun altro
perché io
ti ho dato la vita
e tu me la devi.

Non guarderò mai
più indietro,
mi tapperò gli occhi
per non vedere
i pipistrelli volare
insieme alle tue parole
stampate su muri
bombardati.

viernes, 29 de agosto de 2008

Mani

Vorrei sapere
di cosa parlano
gli uomini seduti
sul marciapiede
polveroso.

Hanno mani ossute
che muovono
nervosamente,
la lingua più veloce
delle mani,
gli occhi profondi
che incutono rispetto.

Vorrei capire
cosa dicono
gli uomini seduti
nei bar
fumosi.

Fanno lunghe boccate,
mai chiudono gli occhi,
camminano a grandi passi
e sputano a terra
mentre inquisitori
ti scrutano.

Vorrei conoscere
tutte le lingue del mondo
per sentirmi parte
di esso
anche quando
ne sono fuori.
Anche quando
la voce rimane
nel petto
e la mescolo a
questo senso di impotenza
con la bocca all'ingiù.

Cassetto

I sogni ci fanno amare
di più
la vita
quando di mattina
ci togliamo dagli occhi
le immagini della notte.
Di giorno
ci scorrono davanti
agitate
e insieme restiamo
fino alla notte seguente
quando altre ombre
scendono
appannando
la vista e il cuore.
I sogni vanno avvolti
nel cellophane
e rinchiusi in un cassetto
come gli oggetti
regalati
che mai useremo.

viernes, 8 de agosto de 2008

Mappamondo

Quando un giorno
insieme
guarderemo il mondo
cadere dal balcone
ci chiederemo quale
luogo possa mai contenerci.

Il mondo finirà tra
le tue mani
diviso a metà.
Il nord a te
il sud per me.
Mi indicherai la tua terra
e io ti mostrerò l'isola
in mezzo alle acque
dove ci scatteremo
una foto.

Quando il mondo
rotolerà a terra
in testa avremo
meno capelli
e più timbri
sul passaporto.
La casa sarà ancora
quella dei miei
ma tu possederai
undici chitarre
che ti faranno
da scudo.

Non avrai più buste paga
e gli orari te li scandirà
il sole e la pancia.
Contemplerai la bellezza
per convertirla in
monumenti trasparenti
e tristi inni alla terra.

Quando il mondo finirà
nelle tue mani
ti chiederò perché
non provi a ricomporlo
con la musica del mondo
e la fede nell'uomo.

Le poesie e
le storie d'amore
mai dovrebbero
aver fine.

Pomeriggio

D'estate ci addormentiamo
dopo pranzo
mentre leggiamo romanzi
gialli.
Facciamo a gara per chi
ne accumula di più
sul comodino.

Tu con le gambe in aria
a formare un ponte,
io con la guancia schiacciata
sul cuscino.
Lo specchio riflette
un cherubino
mentre respiri
e sussurri parole inesistenti.

Siamo principesse rinchiuse
in un castello che
presto scomparirà.
Siamo folletti colorati
che tessono risate
e mangiano ricami
a punto croce.

Aspettiamo a turno
il risveglio dell'altra
e il bacio della
buonanotte è per noi
una prova d'amore
che ogni giorno supereremo.

Noi che siamo nati da uno sbaglio
immergiamo i malumori
tra le pagine dei libri
per traformarli
in segreti
raccontati al buio
e insaziabili silenzi.

martes, 29 de julio de 2008

Estività

L'estate inizia di soppiatto
come l'amore dopo anni
di ricerca.
Non vuoi farti prendere
alla sprovvista
ma nemmeno buttartici
senza pensare.

Pensi che sciocchi
quelli che si danno facilmente.
Poveri, rimarranno con
la mani vuote
per non essere stati oculati.

Ma l'estate è fatta per
gli eccessi
come l'amore quando
lo si cerca intensamente.
Annienterai i sensi
con qualsiasi sostanza
come gli amanti
con il corpo dell'altro.

L'estate non è fatta
per l'amore.
Ti farà credere
che tutto è possibile
poi ti sussurrerà
all'orecchio
che non è il momento.
L'estate è un amante
indeciso
che tornerà sui suoi passi
con gli ultimi raggi di sole.

viernes, 11 de julio de 2008

Cognome

La nostra prossima famiglia
non avrà mura
contro le quali sbattersi.
Alle pareti nessun futuro defunto,
solo la voglia di starci.

Nella nostra prossima famiglia
aboliremo i pranzi e le cene
all'ora convenuta,
la pioggia e la neve
giorno dopo giorno
ci accompagneranno
senza bisogno di parlarne.

Ti toglierai gli occhiali viola
e li lascerai sempre
sul mobile all'ingresso
per poterli ritrovare.

Risparmieremo tempi
ed energie che
bruceremo in visibili
carezze e colazioni fuoriorario.
Ci baceremo davanti allo specchio,
con la finestra aperta
sulla bouganville fiorita.
D'amore parleremo solo
con i figli.
Noi lo faremo con piacere.
Non raggiungeremo
finti orgasmi come
prole non desiderata.

La nostra prossima famiglia
non avrà cognome
sul campanello.
La tv in soffitta e
i libri la nostra religione.
Nostre le parole aggrovigliate,
le canzoni stonate dopo il lavoro,
nostri i film fino a tarda notte.

In bagno andremo insieme
tu sul bidet
io seduta sul water.
Dormiremo sul divano
e anche per terra ma non
avremo un letto troppo grande
che non si finisce mai di scaldare.

La nostra prossima famiglia
sarà nostra,
di noi
che viviamo
di palpabili miraggi
contro i loro rimproveri.

Formiche

D'estate le notti
arrivano tardi
e allontanano il sonno.

I genitori ci dimenticano
per qualche ora e
si dedicano a loro.
Tanto ci sono le nonne
sedute davanti
alla porta di casa.
Sono felici perché
gli anni non sono ancora
cappotti fuori stagione.

Nonna mi lascia
scorazzare per strada
perché sa che significa
stare con gli altri.

Noi giochiamo con le formiche
e ogni giorno
celebriamo un funerale.
Raccolgo nontiscordardime
e margherite
che per paura
non sfoglierò mai.

Come le formiche
faccio scorta
di molliche di risate.
D'inverno non avrò
voglia di giocare.
Razionerò le parole
e i sorrisi.

Fa freddo e sono ancora sola.

jueves, 10 de julio de 2008

Dall'alto

Quando morirò
vi odierò dall'alto.

Mi ricorderò di voi
e delle colpe che mi avete
attaccato addosso
come un pesce d'aprile
sulla maglia di lana leggera.

Di te in particolare
mi ricorderò.
Chiederò a Dio di punirti
per le parole sanguinanti
che mi hai riservato.

Delle tue frasi crudeli
mi ricorderò
e te le pugnalerò
sul costato.

Quando morirò mi brucerete
contro la mia volontà
ed io farò in modo che
ancora vivi
vi consumiate nel dolore.

Quando morirò non pregherete
per me né io per voi.
Saremo niente nel niente
il tempo e lo spazio allaeti
ci separeranno.

Estate

Il sole batte
sulle piante di rosmarino
all'angolo della strada.
Al suo passaggio
le muove il treno.

Tu mi dicevi di raccoglierlo
mentre risalivamo la costa
sotto il sole spietato
dell'estate.
Lo mettevi nella borsa
e a casa lo lasciavi
seccare
come mia nonna
tra un tovagliolo di carta.

Da allora non c'è più rosmarino
nei barattoli della cucina,
solo curry cardamomo e cannella.
Mia nonna si nutre di
nuvole speziate di stelle
e tu prepari da mangiare
per commensali assenti
in una casa che odora di fumo.

martes, 1 de julio de 2008

Occhi

La gente con occhi grandi
ha visto troppe cose.
Quando li aprono si vede riflesso
tutto quello che
hanno osservato.
Le pupille impregnate di cose
case
visi
città
paesi
mesi
anni
giorni
di paura.
La gente con occhi grandi
ha già visto tutto.

Sono nata con gli occhi aperti.

D'estate

L'estate è fatta per andare in bicicletta
e giocare per strada.
Mangiamo frutta rossa succosa e
ci sporchiamo la maglietta.
Mamma non ci sgriderà
perché babbo è in ferie e non si sente più sola.
Non dormiamo dopo pranzo
ma aspettiamo con ansia che gli altri
scendano in strada
e inizino a lanciare la palla contro la serranda.
Rimaniamo in paese
e non ci importa viaggiare.
Non vogliamo lasciare la bici in garage
e gli amici senza compagnia.
Sudiamo
e ci sbucciamo le ginocchia sulla ghiaia.

D'estate prendo la bici
anche se ho smesso di giocare.

Afonia

Abituati a colpi di decibel
non riusciamo a invaghirci di un sussurro.

Per noi l'amore è tormento e urla,
fumante e sofferto come un mozzicone
sulla carne morbida di un bambino.

Per noi non c'è amore senza teatralità.
I suoni ci spezzano il fiato.

L'amore non è la domenica
nel letto di mamma e babbo
e neppure quella mano più grande
che stringe la tua.

L'amore è il pianto soffocato
sotto le coperte per non farci sentire.
Ognuno nel suo letto attaccato alla parete.

Per noi l'amore è scomparire
evitare lo sguardo per non sentire la vergogna altrui
giocare senza far rumore
e non desiderare mai più di quello che ci meritiamo.

Cresciuti a suon di decibel
sappiamo che l'amore non si conquista.
Ci esplode nelle viscere
e dalla gola ci si scaglia addosso
come una bufera di neve.

L'amore ci paralizza gli arti
e ci fa sgranare gli occhi.

Per noi che ci amiamo ad alta voce
consumarci è sempre un piacere.
Le ferite e l'afonia sono i nostri giocattoli sessuali.

lunes, 30 de junio de 2008

Sms 2

Me escuece la piel, se parece a la tierra durante una sequía. Las sábanas son sutiles alfileres. No duermo pero sueño contigo. No habrá otra despedida en la puerta de casa.

domingo, 1 de junio de 2008

Figli

Quando tu non c'eri ancora io ero già sorella.
Sono nata seconda ma per anni hanno creduto che fossi l'unica.
Pensavano giocassi da sola seduta sul pavimento freddo.
Non sapevano che avevo compagnia
e che il dolore si sarebbe preso cura di me
come un buon fratello maggiore.

Non sono mai stata figlia unica.

L'arte di ricevere

Scorre lentamente l'anima vicino a te,
si fa molle e tenera. Si distende come membra al sole
e scioglie i nodi venuti al pettine.

Sollevi gli occhi e dall'alto le stelle ti dicono
che un nuovo giorno presto arriverà.
Ma ora niente è importante; alle stelle e
ai nodi penseremo domani.

Stesera è tempo di aprire le mani
e prepararsi a ricevere.

martes, 13 de mayo de 2008

Arterata

Ho deciso che non mi interessa più l'impeto della giovinezza
preferisco la calma saggia degli adulti
e la tranquillità della riflessione.
Non ho più bisogno di fare e agire e creare e poi disfare e poi tornare a fare
ho voglia di far lavorare la testa
farla lavorare con lentezza.
Ho deciso che diluirò il tempo con il pensiero
lo distillerò con i sensi allungati
lo tirerò come faccio con l'elastico del reggiseno.
Ho deciso che smetterò di cercare
e inizierò a ritoccare e puntualizzare e definire il presente.
Ho deciso che mi fermo qui e da qui comincio
così un giorno mi guarderò alle spalle e potrò vedere di nuovo questo.

viernes, 4 de abril de 2008

Crescere


Quando mi chiameranno mamma
smetterò di guardare fuori dalla finestra,
mi scuoterò di dosso la fuliggine e spazzerò via gomitoli di polvere
dalla stanza.

Quando mi chiamerai ma-ma
ti spiegherò il significato dei colori e ti lascerò pennellare
la casa con il rosso delle ciliege, l'azzurro dei miei occhi e il verde che piace a tua zia.

Quando saprai pronunciare il mio lungo nome
ti insegnerò tutte le parole che ti serviranno per essere felice,
le combineremo insieme e creeremo
frasi per ridere e cantare a tempo di rap.

Quando mi dirai che sono mamma
ti prenderò in parola non batterò ciglio e inizierò a pensare
alle favole che ti racconterò ogni giorno.

Mamma, un giorno mi chiamerai e mi dirai che le favole
che ti ho raccontato non fanno male come quello che stai vivendo.

Ma le favole servono a farmi perdonare la colpa di averti messo al mondo, figlia mia.