domingo, 2 de noviembre de 2008

Indice

Quando passi per strada
ti guardano in obliquo
e ti lanciano schegge di vetro
che ti sfiorano senza ferirti.
Ti fermi a osservare la gente
come quei due che si toccano
seduti sulle rotaie del tram
tra pozzanghere di erba e melma.
Schiamazzano e intanto osservano
il tuo abbigliamento fuori luogo
le scarpe luminose
i pantaloni corti
lo zaino pieno
e le gambe stanche
di andare controcorrente.
Pensi che sono giovani e
che un giorno capiranno
perché si rimane a casa la sera
e si esce di giorno.
La notte inizi ad avere paura
dei fantasmi che non riconosci più
da quando un giorno hai estratto
dall'indice un pezzo di vetro
e ci hai inciso una croce
sulla porta della camera.
Il sangue non ti fa effetto
e puoi leccarti le dita ferrose
mentre ti distillano un liquido
che sa di pioggia autunnale
e giornate senza concludere.
Ti annoi inutilmente
e fai fatica a sorreggere le labbra.
La gente dice che non serve sognare
se sai che non tornerà.
Hai ancora una notte pulita
da passare nel letto doppio
e sei ore occupate da estranei
per richiamarlo a te.

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