domingo, 31 de agosto de 2008

Settembre

A settembre sento
che mi mancano
dei pezzi
per riuscire a far
tornare i conti.
La somma
di tutto
dà un risultato
ogni volta diverso
e le parti
insieme
non fanno un tutto.
I numeri non mi sono
mai piaciuti
e per capirli
li trasformo in parole
lunghissime
che quasi si fa fatica
a leggerle.
La somma di
tutti i pensieri
è un accozzame
di dubbi e paure
che fotografo in bianco e nero
per tenerli con me
durante l'autunno.

A settembre le gocce
cadono
sui numeri
come a volerli cancellare.
I pensieri continuano
a orbitare
nella mia stanza
addobbata a festa.
Di giorno dormo
con l'accappatoio scolorito
addosso
e mangio ogni ora
per non sentirmi vuota.
Di notte accumulo
parole
che iniziano per v
per dare un senso
al giorno.

Mia

Non ti lascio andare
perché sei mia
e solo mia rimarrai.
Non ti allontanerai
da me
per nessun motivo
al mondo
perché io sono
il tuo padrone
e tu la mia creazione.
Non mi sfuggirai,
resterai con me
perché possa
contemplarti ogni giorno
fino all'ultimo.
Non apparterrai mai
a nessun altro
perché io
ti ho dato la vita
e tu me la devi.

Non guarderò mai
più indietro,
mi tapperò gli occhi
per non vedere
i pipistrelli volare
insieme alle tue parole
stampate su muri
bombardati.

viernes, 29 de agosto de 2008

Mani

Vorrei sapere
di cosa parlano
gli uomini seduti
sul marciapiede
polveroso.

Hanno mani ossute
che muovono
nervosamente,
la lingua più veloce
delle mani,
gli occhi profondi
che incutono rispetto.

Vorrei capire
cosa dicono
gli uomini seduti
nei bar
fumosi.

Fanno lunghe boccate,
mai chiudono gli occhi,
camminano a grandi passi
e sputano a terra
mentre inquisitori
ti scrutano.

Vorrei conoscere
tutte le lingue del mondo
per sentirmi parte
di esso
anche quando
ne sono fuori.
Anche quando
la voce rimane
nel petto
e la mescolo a
questo senso di impotenza
con la bocca all'ingiù.

Cassetto

I sogni ci fanno amare
di più
la vita
quando di mattina
ci togliamo dagli occhi
le immagini della notte.
Di giorno
ci scorrono davanti
agitate
e insieme restiamo
fino alla notte seguente
quando altre ombre
scendono
appannando
la vista e il cuore.
I sogni vanno avvolti
nel cellophane
e rinchiusi in un cassetto
come gli oggetti
regalati
che mai useremo.

viernes, 8 de agosto de 2008

Mappamondo

Quando un giorno
insieme
guarderemo il mondo
cadere dal balcone
ci chiederemo quale
luogo possa mai contenerci.

Il mondo finirà tra
le tue mani
diviso a metà.
Il nord a te
il sud per me.
Mi indicherai la tua terra
e io ti mostrerò l'isola
in mezzo alle acque
dove ci scatteremo
una foto.

Quando il mondo
rotolerà a terra
in testa avremo
meno capelli
e più timbri
sul passaporto.
La casa sarà ancora
quella dei miei
ma tu possederai
undici chitarre
che ti faranno
da scudo.

Non avrai più buste paga
e gli orari te li scandirà
il sole e la pancia.
Contemplerai la bellezza
per convertirla in
monumenti trasparenti
e tristi inni alla terra.

Quando il mondo finirà
nelle tue mani
ti chiederò perché
non provi a ricomporlo
con la musica del mondo
e la fede nell'uomo.

Le poesie e
le storie d'amore
mai dovrebbero
aver fine.

Pomeriggio

D'estate ci addormentiamo
dopo pranzo
mentre leggiamo romanzi
gialli.
Facciamo a gara per chi
ne accumula di più
sul comodino.

Tu con le gambe in aria
a formare un ponte,
io con la guancia schiacciata
sul cuscino.
Lo specchio riflette
un cherubino
mentre respiri
e sussurri parole inesistenti.

Siamo principesse rinchiuse
in un castello che
presto scomparirà.
Siamo folletti colorati
che tessono risate
e mangiano ricami
a punto croce.

Aspettiamo a turno
il risveglio dell'altra
e il bacio della
buonanotte è per noi
una prova d'amore
che ogni giorno supereremo.

Noi che siamo nati da uno sbaglio
immergiamo i malumori
tra le pagine dei libri
per traformarli
in segreti
raccontati al buio
e insaziabili silenzi.