lunes, 25 de enero de 2016

Gli anni

Gli anni iniziano troppo veloci
da quando sono adulta
ho la sensazione di non salutarli come si deve,
come un amico quando se ne va
e ti lascia gli oggetti che non si porterà dietro.
Ogni anno rimangono
finestre aperte, vicini rumorosi, spine attaccate.
Gli anni iniziano con baci e tintinnii
eppure finiscono presto,
prima di poterli ringraziare a dovere.
L’anno che inizia è un amante 
che ti tocca su una panchina 
contro la tua volontà.
Quest’anno è iniziato mesto e spietato
con troppe verità da sputare
e una rabbia antica che difficilmente evaporerà.
L’anno inizia col botto
e subito devi afferrarti alle tue certezze
che nella pancia c’è poco spazio
che non tutti gli abbracci curano dalla tristezza
che l’essere sorella mi ha salvata
ci siamo salvate.
Gli anni che iniziano con tanti propositi
assomigliano a un’adolescente 
che vuole sentirsi speciale
e cede facilmente alle lusinghe.
Tutti gli anni si concludono con un sorriso
e la certezza
di dover sopravvivere.  



miércoles, 20 de enero de 2016

Misma sangre

Ni planchar
ni fregar platos
nos da placer
ella estudia técnicas para abrir
la piel
sin que nadie se dé cuenta
quiere saber si su sangre
sabe igual a la mía.
Ni cocinar
ni tender la ropa
nos sosiega
yo busco historias
e invento otros destinos.
Ni la mesa de cerezo
ni la encimera de mármol
nos aplacan los nervios
ahí nos sentamos
antes de ir a buscar caricias.
Somos retorcidas
y tenemos maneras
tan parecidas
de serlo
que nos damos miedo.
Nos han contado las mismas mentiras,
ni fe
ni esperanza,
eso fue.

lunes, 18 de enero de 2016

Il mago

La tua voce ha il potere di trasportarmi
verso un mondo ideale
e poi indietro nel tempo
fino a quella notte che forse era solo un sogno
tu lontano
io per aria
tu canti
e io ti immagino così come sei
senza fronzoli
pelle ossa cuore.
Non sovrapponi aggettivi
fuggi dalle definizioni stereotipate
vuoi solo capire, sentire, fumare.
E poi sbagli e ricominci,
dici che il destino è lì che ti aspetta
in ogni errore che commetti.
Forse il nostro incontro è durato il tempo di uno scatto
i nostri volti riflessi sullo specchietto retrovisore di un taxi.
Mi sussurri all'orecchio
e sento che la tua musica è solo per me
tu non rispondi
io ti scrivo
penso al nostro bacio che forse era solo una carezza
in una notte umida
che non avevo previsto.
Mi fai traballare
e mi accendi
le tue parole pensate mille volte
credo che siano le mie
forse.
Scarabocchi, bevi, sorridi
e ti riesce benissimo.
Io la regina di cuori e tu un asso di picche.

viernes, 15 de enero de 2016

Parpadeo

Es la semana de los huesos dolidos
y el frío en la nuca
de los besos que no calientan
pero nos crean una corteza
que alguien más reventará.
Mi cuerpo es una tubería perforada.
Hace días que no te miro a la cara,
ni de reojo, como solía hacer antes
aunque sé que tienes las manos sudadas
cuando piensas en mí.
Tu voz me llega
profunda
desde otro mundo
y me golpea ahí
donde tus dedos dejaron marcas.
Debería haberte mordido más fuerte
para que te acordaras de mí
de tus elecciones
algunas no tan acertadas
y sus consecuencias agrias.
Todas nos llevan a otro territorio
desconocido
para que sigamos descubriendo
lo que somos.
Ahora que ni las miradas furtivas nos distraen
paso la toalla por donde más duele
y parpadeo.