martes, 30 de septiembre de 2008

Adesso

Apro i cassetti dell'armadio
e ti faccio spazio.
Ti infili piano nei miei momenti liberi
mentre ritaglio ore
per volerti di più.

viernes, 26 de septiembre de 2008

Leoni

Sto bene
se mi dici che verrai
con la tua bicicletta nera
solo per vedermi
mentre mangio cioccolato
e scrivo parole disordinate.
Cerco sinonimi per non
annoiarti
con storie di leoni e tori
addormentati
e stanze da letto improvvisate.
Ricomincio a fare la pendolare
e da ottobre smetto di bere
pioggia e mastico foglie rosse
mentre mi perdo per strade
che non conosco e
salgo su un ascensore rotto.
Sto bene
se mi parli mentre dormo
e mi lasci usare il tuo dentifricio
come se fossi l'unica
ad essere entrata attraverso
questa porta
senza uscita.
Imparo ad orientarmi
senza veder niente,
inalo a pieni polmoni
e arrivo a mani tese
per scompigliarti i capelli.
Stai bene
con la faccia appena lavata
e il sapore di te
che mi spalmi addosso
per colazione.

miércoles, 24 de septiembre de 2008

Calcio

A lei piace cucinare
per sette persone e
buttarsi sul tuo letto
con le gambe strette
sotto le lenzuola blu notte.

A te manca un bidet e
un balcone sui prati d'Irlanda
dove poter ballare canzoni folk e
goderti l'età che accumuli come
i biglietti del tram.

A noi basta scambiarci parole
segrete da sopra gli occhiali
per capire che un calcio
al pallone dà meno di
un bacio immaginato
e un amante appena perduto.

martes, 23 de septiembre de 2008

Pane

Senza pane non salti
a piedi pari
pensando altrove.
Urli agli specchi
che ti vogliono veder di profilo
quando bevi plastica colorata.
Lui ti ha già notata
per i tatuaggi infantili
che non riesci a mandar via
e perché sei alta e parli alle mele
e non bevi caffè.
Ti vengono a cercare
per darti il loro numero,
vedono la salvezza sotto la tua pelle
e notti complici sul collo.
Il tuo vero nome
è nascosto nelle valigie
sotto al letto e nessuno
è riuscito a trovarlo.
Non sanno che senza pane
non arrivi al mattino
mentre le loro bocche affamate
si chiudono sullo stomaco
miagolante.
Il tuo nome è una scritta rosa
sul muro che appena la cancelli
è pronta a ricomparire.
Senza pane il tuo nome
è più inutile e ostentoso
e i tuoi salti leggeri
sembrano passi di tip tap.

sábado, 20 de septiembre de 2008

Santa

Le sante piangono
dal cielo
lacrime a suon di rock.

Quando usciamo
per strada ci indicano
la strada da percorrere
con scarpe bucate
e capelli macchiati di bianco.
Saliamo le scale
senza guardare in alto
e ci affacciamo alla finestra
sulla discarica umana.
Faccio una foto sbattendo le ciglia
e la tengo come un portachiavi
per ricordo.
Pistiamo lattine rosso lacca
e ci guardiamo
dentro gli occhi degli altri.
Loro ci danno sigarette
arricchite di speranza
che bruceranno
tra l'indice e il medio.
I baci hanno il sapore
agrodolce delle parole
e sono volubili come i pensieri
che separiamo come bucce di mela
tra i fili del telefono.

Le sante si fanno i rispetti
come scolarette durante
la ricreazione
e vogliono essere applaudite
dalla folla
come dive del cinema.

jueves, 18 de septiembre de 2008

Farfalle

Hai la pancia piena
e le ossa che pesano meno
di un calzino bagnato.
Quando la stringi a te
senti il suo profundo
che ti invade la testa.
Dimentichi le immagini
di quelle terre dai colori
monotoni
eppure ricordi perfettamente
quante volte è stata da te
nonostante anni
di pazienza lontana
e farfalle senza padre.

miércoles, 17 de septiembre de 2008

Gelosia

Mandami una rosa
anche se sai che non mi piace.
Davanti ai miei occhi
dille che la cercherai
dopo avermi lasciato sola.
Lei mangia insalate dolci
e guarda dritto con occhi avidi.
Io posso solo odiarti
quando non ci sei.
Invidio la tua capacità
nel non dover scegliere.
Tutto può andare
davanti a una bistecca al sangue.
Invidio la sua facilità
nel lasciarsi volere.
Ogni osso è da mordere
e portare nella cuccia.

Fammi rotolare sul letto freddo
e non chiamarmi per tre giorni.
Dormirò con il telefono acceso
e mi laverò i denti anche se non
avrò mangiato.
La cucina si riempirà di scarafaggi
che ci guarderanno
nei nostri incontri sbagliati.
Lo vedrò per non morire di noia
mentre tu giri il mondo incravattato.
Scrivimi una cartolina
e dimenticala in un bar prima
di iniziare a guardarti intorno.

Non riuscirò mai a scegliere
tra una camicia da boscaiolo
e un cappello da clown.

lunes, 15 de septiembre de 2008

Previsione

Le notti di fine estate
sono fredde
da far arrossire
la punta del naso.
Per noia
osservi muta
la gente che parla
in una lingua che
non sarà mai tua.
Pensi che sono
tutti troppo prevedibili.
Vedi cose già viste
tra rumori
che invecchiano la pelle.
Riconosci parole
prima che vengano
pronunciate e
coppie
ancor prima di
stare insieme.
Le persone si ritrovano
agli angoli delle strade
e nei locali
che non riescono a
rinchiuderle tutte.
Non ti è mai piaciuto
sapere quello che verrà
prima del tempo.
Ami le sorprese
quando non c'è un motivo
per farle
e le case sottosopra
ti danno sicurezza.
Non pensi mai
che i programmi
possano riuscire.
Non a te,
agli altri sicuro
perché sanno
tenere le mani salde
al volante e
prendono bene le curve.
Ma tu chiedi
dieci parole
e le metti nel cesto
della spesa.
A casa ci fai
una torta di carciofi
e cioccolato fondente
per festeggiare con te
che quello che hai
già pensato
mai accadrà.

Appoggiata al muro
aspetti qualcuno
che ti metta a letto
senza chiederti l'età.

viernes, 12 de septiembre de 2008

Dentro

Non sembri triste
quando mi dici
che non hai più niente
dentro di te.
Ti tocco la pancia
ancora gonfia
pensando che
mi prendi in giro.

Prima ero io che
sulla nostra spiaggia
ti facevo credere che
dentro
il ventre scolpito
c'era solo immaginazione.
Ti invidiavo dentro
ed era come guardare
l'altro che taglia il traguardo
mentre tu sei
seduto sugli spalti.
Sempre sono stata
più veloce
di te
ma a te non è
mai pesato.

Sono vuota dentro
e adesso che ti
accarezzo
la pancia disabitata
cerco di convincerti
che c'è vita
e si muove.
Tu mi guardi
tenera come la mamma
che non sarai
e mi abbracci
mentre piango
per entrambe.

Dentro di noi
crescono pietre
che ci scambieremo
come biglie colorate
tra bambini.

miércoles, 10 de septiembre de 2008

Vicini

Di notte preghi
perché non vuoi dormire.
L'insonnia
ti tiene caldo
mentre al buio
spagini un libro
che conosci
a memoria.

Di notte
l'unico piacere
è sedersi
davanti alla finestra
e guardare fuori.
Ti lasci cullare
dalle luci dei vicini
che di notte
ti assomigliano.
Conti le case accese
e sorridi per loro.
Immagini vite
senza dolore
e rilassanti
boccate di fumo.

Di notte trovi
un posto
per ogni cosa.
Il tuo è
davanti alla finestra
dai vetri opachi
ad aspettare
il suo rientro
prima che le luci
ti lascino solo.

Tuffo

Di notte mi sveglio
per bere acqua
e arrivo
a te.
Cerco di fissare
un'immagine nostra
di quando
sul divano affossato
ti tuffavi sopra
di me.
Intorno
non c'era niente.
La tv accesa
su un programma
che non seguivamo.
Gli altri
semplici comparse
di una scena secondaria.

Mi sveglio a volte
e cerco di fissare
una frase
da scriverti.
La ripeto quattro volte
seduta sul water
con gli occhi chiusi.
Di mattina mi sveglio
con un piacere finito
tra le gambe
ma sono le mie dita
che sanno
di me.

viernes, 5 de septiembre de 2008

Lista

Spegniamo la musica
per ascoltare le persiane
che si tirano su.
Le tue parole si intrecciano
con le mie
a formare cesti di canapa.
Dentro ci mettiamo
i libri mai letti
le scarpe col tacco
le gonne corte.

Ti lascio fuori i fogli
di carta
dove scriviamo
liste infinite.
Sono troppe le cose
che non ci piacciono
e poche quelle che
non abbiamo.

Mi regali saponette
che profumano di te.
La convivenza
è un ostacolo che
non sapremo schivare,
cadremo
con i sandali
nell'acqua verde
e ci asciugheremo
senza toglierci i vestiti.

Ti preparo un tè,
è la sola cosa che
voglio darti.

jueves, 4 de septiembre de 2008

Pancia

Insieme abbiamo deciso
che si può
stare senza dormire
perché quel che conta di più
è ascoltare
il rumore della mia pancia
contro il cuscino.
Non importa se rimani
sveglia ad aspettare
il giorno
o se non senti più
il braccio sinistro
mentre mi accarezzi.

Insieme a te ho deciso
che posso stare
senza chiudere occhio
se mi coccoli
come una bambina viziata
che non ne ha mai abbastanza.
Riusciamo a guardarci
negli occhi
di nascosto
mentre fuori cadono gocce rumorose
e i cani riposano al fresco.
Non ti importano le ore
passate a stringermi
quando al mattino
mi dici che te ne vai.

La mia pancia si ferma
e il mondo ricomincia a girare.

martes, 2 de septiembre de 2008

Saluto

I tuoi capelli biondi
sulla fronte
mi ricordano
perché c'eri
nella mia vita
quando mi truccavo
pesante e uscivo
per perderti di vista.

Le tue mani troppo grandi
mi ricordano
perché c'ero
ad aspettarti
quando sapevo
che desideravi altro.
Il tuo camminare leggero
e cadenzato
mi dice
perché ancora ti cerco
nelle mie passeggiate notturne
quando ti chiamo
e tu arrivi felice.
Hai ancora tutti i denti
da latte e cerchi
una madre
che cucini meglio di te.

Il mio fingere interesse
mi ricorda
perché non c'è più spazio
nel mio letto
per i tuoi centimetri
di troppo.
I miei ciao sono resti
di una cena insipida
consumata piano piano
con lo sguardo sul piatto.
Mi volto
ma non c'è più tempo
per i ricordi
e i tuoi
sul divano
se li è mangiati un gatto
tra starnuti e fusa.

Dita

Quando l'estate finisce
compro scarpe chiuse
e faccio il letto.

Camminerò
per quaranta kilometri
sul lungomare deserto
con l'ombrello chiuso
appeso al braccio.
Le nuvole grigie
non saranno una minaccia
di pioggia
ma l'annuncio che
l'autunno dolce
sta arrivando.

Dormirò
per quaranta ore
avvolta
tra lenzuola rosso ciliegia
spruzzate di succo d'arancia.
Accarezzerò il lato
vuoto
del letto
dove dorme
la tua ombra
e prima di addormentarmi
mi leccherò le dita.

Quando l'estate finisce
ci abbracciamo
tra la gente assonnata
e io smetto di usare
il futuro.